Agrigento

Agrigento, marito e moglie a giudizio per aggressione ed oltraggio: “Siamo noi le vere vittime”

Non capisco ancora oggi perché mi ritrovi seduta qui davanti, è una situazione incredibile”. Battute finali del processo a carico di una coppia agrigentina accusata di aggressione, lui, ed oltraggio, lei, nei confronti di un dipendente di un supermercato e di una poliziotta. I coniugi sono stati ascoltati – in qualità di imputati – nell’ultima udienza celebratasi presso il Tribunale di Agrigento in cui hanno raccontato le fasi salienti di quanto avvenuto quel 4 luglio 2015 a San Leone.

Alla base del procedimento – che vede parti offese due persone – ci sarebbe un banale sinistro automobilistico che ha visto coinvolte le parti: “Ci siamo scontrati con le auto e si è rotto il mio specchietto. Questa persona, che non ho mai visto – spiega il marito – non ha voluto fare l’assicurazione e anzi si è avvicinato verso di me insultandomi e chiamandomi per cognome. Successivamente si è avvicinata una signora che si è qualificata come agente di pubblica sicurezza che inveiva contro di me e mia moglie. Ho scoperto le generalità del signore quando mi ha denunciato”.

Poi è il momento della moglie che conferma quanto detto dal marito e aggiunge: “Non capisco ancora oggi perché mi ritrovi seduta qui davanti, è una situazione incredibile. Abbiamo sbagliato a non sporgere denuncia.”

La versione raccontata dai coniugi – difesi dall’avvocato Alessandro Patti – è naturalmente opposta a quella sostenuta nella stessa aula dalle parti offese che nelle precedenti udienze hanno ribadito come il marito avesse strattonato il “rivale” e la moglie avesse insultato l’agente di Polizia. L’accusa è di aggressione per il marito mentre oltraggio a pubblico ufficiale per la moglie. Il processo riprenderà per la discussione finale il prossimo 9 aprile.