Il Plenum del Csm esprime “solidarietà” al Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio che è stato destinatario di una busta con minacce e un proiettile.
Il consigliere Morosini, prendendo la parola in Plenum ha voluto anche fare un richiamo all’utilizzo di “toni esasperati”.
Solidarietà e vicinanza è stata espressa subito dopo anche dal Consigliere Palamara. Il vice presidente Legnini, a nome di tutto il Plenum del Csm ha espresso “vicinanza, solidarietà e condanna per le gravi minacce, auspicando che nel dibattito pubblico cessi l’utilizzo di toni esasperati”.
E le solidarietà al procuratore capo di Agrigento non si fermano.
“Le minacce di cui è stato fatto oggetto il procuratore di Agrigento Patronaggio sono un episodio odioso e preoccupante”. Lo afferma Emanuele Fiano. “Chi pensa – spiega – di poter ostacolare il corso della giustizia con una minaccia compie un gesto due volte ripugnante. Non solo perchè offende il serio lavoro di una magistrato come Patronaggio ma anche perchè, nel tentativo di fermare con la violenza il corso della legge, offende lo Stato. Siamo certi che il procuratore di Agrigento non si farà intimidire da questo gesto. Noi gli offriamo tutta la nostra solidarietà”. “Ci auguriamo che anche i rappresentanti del governo assumano una posizione di chiara difesa di Patronaggio e dei principi dello Stato di diritto”, conclude.
“Solidarietà e assoluta vicinanza al procuratore Patronaggio e massima vigilanza e responsabilità per il clima d’odio che sta crescendo nel Paese”. Lo afferma in una nota il deputato all’Assemblea regionale siciliana Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia di palazzo dei Normanni, in merito alle minacce ricevute dal magistrato.
Stilettata al Governo da parte di Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, che su Twitter scrive: “Non ho ancora letto le dichiarazioni di solidarietà per il Procuratore Patronaggio da parte di Bonafede. Anche Conte muto. Che imbarazzo”.
“Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha ricevuto una busta con un proiettile e minacce di morte a causa delle indagini che sta svolgendo sul caso Diciotti. Ho lavorato con lui, so che cio’ non lo fara’ arretrare di un millimetro. Ti sono vicino. Un abbraccio, Piero”.
Così il leader di LeU Pietro Grasso su Twitter.