Agrigento

Agrigento, morte di Chiara La Mendola: “C’erano i soldi per riparare la buca”

Sono state depositate le motivazioni della sentenza di condanna, per omicidio colposo, nei confronti di Giuseppe Principato, dirigente dell’Utc del Comune di Agrigento, e di Gaspare Triassi, responsabile del servizio di viabilità, a cui  il giudice Giuseppe Miceli, lo scorso 12 luglio, ha inflitto una pena di un anno di reclusione per la vicenda della morte di Chiara La Mendola, la giovane deceduta a causa di un incidente stradale, avvenuto nel dicembre del 2013, in viale Cavaleri Magazzeni.

“Al di là della fin troppo dichiarata mancanza di fondi, il Comune di Agrigento disponeva comunque di quelli necessari, oltre che del pesonale, della struttura e dei mezzi, per ocmpiere quanto meno i piccoli lavori di manutezione ordinaria, quali la copertura di una buca sull’asfalto…”. Questo si legge nelle motivazioni della sentenza.

Secondo l’accusa, Chiara La Mendola avrebbe perso il controllo del motorino su cui viaggiava proprio a causa di una buca sul selciato e sarebbe finita, nella caduta, per esser investita da un’auto che sopraggiungeva in senso contrario, auto guidata dal pensionato agrigentino Giuseppe Valenti, assolto in uno stralcio dell’inchiesta dall’accusa di aver frenato in ritardo e di non essersi tenuto sulla destra della carreggiata che percorreva.