Agrigento

Agrigento, studenti dell’Empedocle incontrano il direttore Dia Giuseppe Governale (ft,vd)

Il tema della lotta alla mafia questa mattina al centro di un incontro tra gli studenti del Liceo Classico Empedocle di Agrigento e il generale Giuseppe Governale, attuale direttore della Direzione investigativa Antimafia.

Il generale, in visita ad Agrigento, è stato accolto dal direttore della Dia di Agrigento Roberto Cilona e dalle più alte cariche civili e militari quali il colonnello dei carabinieri Rodrigo Micucci, il colonnello della Gdf Giuseppe Di Maggio, il presidente della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato,  il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, e il provveditore degli Studi Raffaele Zarbo.

Numerosi gli studenti – guidati dalla dirigente Sermenghi – che hanno preso parte all’iniziativa seguendo con attenzione l’intervento di Governale.

Il generale Governale
Incontro tra Dia e studenti del Liceo Classico Empedocle
Incontro tra Dia e studenti del Liceo Classico Empedocle

“Quella di oggi non è una lezione che voglio fare ai giovani, ma un incontro con i giovani. Oggi stiamo combattendo la mafia, lo Stato sta operando nel territorio, ricordiamo lo scorso gennaio l’importante operazione “Montagna”,  ma sappiamo che tutto ciò non basta, perchè  Cosa Nostra, c’ha insegnato che nei momenti di difficoltà sa adattarsi. La mafia teme la giustizia o la scuola? La mafia si è insediata nella mente dei cittadini, ma attraverso la capacità di sapere e conoscere la nostra storia, e avere quegli strumenti per potersi  ribellarsi non solo alla criminalità mafiosa, ma a quella mentalità fatta di tante vie d’uscita, di opacità che alla fine fermano lo sviluppo di questa Terra.  La Mafia ha sempre lo stesso volto, ha avuto una parentesi con Rina e i Corleonesi, non è che prima non usava la violenza, ma in questo momento si sta adattando. Ha dei momenti di difficoltà, Cosa nostra tenta di riorganizzarsi ma ogni qualvolta lo fa subisce dei colpi, ecco che allora noi per vincere  non possiamo solo tagliare i tentacoli alla Mafia  radicalizzata nella nostra Terra, ha detto ai giovani il Generale Giuseppe Governale, ma dobbiamo levare la sostanza che fa sviluppare questo cancro in un brodo di cultura”.