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Agrigento, trovato il teatro di Akragas, Parello: “Difficoltà negli scavi per terreno compatto”

Nella conferenza stampa di questa mattina il direttore del Parco Archeologico di Agrigento, Parello, ha spiegato: “Le strutture che stiamo trovando, con una certa difficolta’ perche’ il terreno e’ molto duro e compatto, sono una serie di concamerazioni cieche riempite di terra che dovevano costituire nella parte alta dell’edificio e nella parte occidentale, l’elemento portante della cavea.

Quindi sono stati costruiti dei muri di terrazzamento, composte di queste cavee riempite di terra sulle quali poi si doveva adagiare il teatro” ha spiegato l’archeologo durante la conferenza stampa. “Con le due camere in sequenza che stiamo scoprendo nella parte Nord, nella summa cavea, dunque nella zona piu’ alta del teatro, – ha aggiunto – a fianco di queste due camere abbiamo trovato un’altra struttura che dovrebbe essere forse un passaggio, una sorta di corridoio, fra la piazza retrostante con il teatro stesso. Esempi del genere in Sicilia li abbiamo a Segesta”.

“Nella parte bassa, verso Est – ha poi illustrato Caliò – abbiamo trovato una canalizzazione che passa sotto il grande muro che doveva chiudere le gradinate verso Sud che abbiamo identificato in un troncone di muro ben fatto, ma molto rovinato. Il confronto che abbiamo trovato e’, in questo caso, quello con il teatro di Eraclea Minoa in cui la canaletta viene posta all’interno del corridoio che dovrebbe dividere la parte alta da quella bassa della cavea”.

“Il teatro della città antica è stato trovato”.  Esulta il sindaco di Agrigento Lillo Firetto: “Lo abbiamo immaginato e cercato per lungo tempo e da qualche mese abbiamo sperato di essere vicini al ritrovamento; adesso giunge la conferma dagli archeologi, a poche settimane dall’avvio degli scavi. E’ un teatro di periodo ellenistico. Si estende a semicerchio con un diametro di oltre 100 metri ed è rivolto verso la Valle e il mare”.  “Per la città intera – prosegue il primo cittadino – si aprono scenari nuovi.  L’area archeologica della Valle dei Templi si arricchisce di un nuovo eccezionale monumento: i nostri antenati continuano ad essere munifici di doni straordinari.  Agrigento e la Sicilia meritano oggi di vivere questo felice momento storico per la tenacia con cui hanno deciso di voltare pagina e di impegnarsi al massimo per la tutela e la valorizzazione di  uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo”. Il sindaco Firetto guarda con fiducia al futuro: “Il teatro antico è una realtà destinata a  far crescere l’interesse dei visitatori e ad arricchire notevolmente le potenzialità del sito Unesco, che sono inscindibili dallo sviluppo della città intera. Mentre emergono i resti di maschere teatrali, di conchiglie usate come monili, di monete, di frammenti che riempiono di dettagli importanti la ricerca degli archeologi, si conferma la storia illustre di una città, di cui nel 2020 celebreremo i 2600 anni dalla fondazione”.