Agrigento

Bando periferie, il sindaco Firetto replica a Sodano: “lei non ha informazioni corrette” (vd)

Continua, se è cosi che lo possiamo intendere, il botta e risposta tra il Sindaco Calogero Firetto e il Portavoce alla Camera dei Deputati del M5S Michele Sodano sul “Bando periferie”.

Lo stesso Sodano giorni a dietro aveva dichiarato: “Il Governo non ha alcuna intenzione di interrompere i finanziamenti del Fondo Periferie per i programmi in corso. Ritengo il suo attacco (riferito al Sindaco Calogero Firetto), a seguito delle rassicurazioni del Governo e del Premier Conte, del tutto politico e strumentale”. E ancora a conclusione della nota il Deputato era stato chiaro: “Se i progetti ad Agrigento non verranno finanziati è solo ed esclusivamente a causa dell’inefficienza dell’attuale macchina amministrativa a cui lei è a capo. C’erano dei termini ben precisi entro quando fare avanzare i progetti, termini che comuni come Siracusa, Caltanissetta, Catania e Palermo hanno rispettato, comuni che nella graduatoria sono dopo Agrigento ma che riceveranno ogni singolo euro del Bando Periferie”.

Tono su tono, è arrivata la risposta del Sindaco Firetto, che ha rimandato al mittente le critiche espresse in relazione all’esecutività dei progetti relativi al Bando Periferie.

“Solo confusione!  Lei, nella migliore delle ipotesi, non ha informazioni corrette! ha dichiarato il sindaco Firetto.  Ignora, tra l’altro, che il Bando periferie finanziava anche la redazione degli esecutivi. Trascura che il Governo ha bloccato le relative procedure. Bloccato! Agrigento già dispone di taluni progetti esecutivi. E’ inutile parlare di macchina amministrativa inefficente, quando non è cosi perchè c’è stato un  lavoro di squadra con tecnici che hanno lavorato la notte, il 14 agosto 2016 per portare a casa le risorse. Le polemiche non hanno senso, le mistificazioni altrettanto, qui c’è un dato certo: Chiedo  al capo del Governo posso andare in gara d’appalto? Li possiamo fare questi lavori di riqualificazione urbana?  La stessa domanda, conclude il primo cittadino,  la rivolgono altri 330 sindaci, tra cui alcuni della Lega e del M5s, tutti sul piede di guerra per difendere le periferie e le aree degradate delle loro città”. 

L’intervista al Sindaco