Blitz “Up&down”: intrecci tra mafia, stidda, ndrangheta e favaresi; il clan palermitano

Vincenzo Giudice, Rania El Moussaid, Alessandro Anello, Andrea Calandra, Giuseppe Di Paola, Stefano Giaconia

L’indagine “Up&down” condotta dai carabinieri Nucleo operativo e radiomobile di Agrigento e dalla Tenenza di Favara che ha sgominato una agguerrita banda di trafficanti di droga ha aperto filoni investigativi di grande spessore.

E affonda le radici su ben individuati settori della criminalità organizzata, quali mafia, stidda e ndrangheta che meritano ulteriori approfondimenti tenuto conto che l’indagine odierna si sviluppa (e termina, almeno per adesso) nel triennio 2012-2015.

Personaggio chiave dell’intera inchiesta è il favarese Carmelo Fallea, 41 anni, ritenuto l’organizzatore di questa porzione di traffico, anche internazionale, di stupefacenti e che ha un finalizzatore principale nel compaesano Gioacchino Alba, 49 anni, di Favara e residente a Liegi (destinatario di misura cautelare), vero distributore per quasi tutta la Sicilia, a diversi gruppi, di ingenti quantitativi di droga.

Altro personaggio gravido di spessore criminale è il palermitano Vincenzo Giudice, 38 anni, ritenuto dagli inquirenti ai vertici della cosca mafiosa “Pagliarelli” di Palermo (e per questo arrestato nell’ambito del blitz “Verbero”) e con condanne pesanti anche per estorsione.

Proprio il gruppo palermitano capeggiato da Giudice, almeno sino al momento della sua cattura per mafia avvenuta nel maggio 2015, è stato il principale referente di Fallea, soprannominato “Occhio” per un visibile difetto appunti ad un occhio.

E parecchi degli odierni indagati compaiono proprio tra i destinatari di misura cautelare “Verbero” come Alessandro Anello, 36 anni; Andrea Calandra, 36 anni; Domenico Di Paola, 35 anni di Palermo; Stefano Giaconia, 32 anni tutti di Palermo ed anche la moglie di Di Paola, Gaetana Terrana, detta Tania che del preteso mafioso ne ha curato per un breve periodo la latitanza e divenuta amica del cuore di Rania El Moussaid, la nordafricana divenuta compagna di Giudice e sua “ambasciatrice”, raggiunta da provvedimento di arresto nel corso dell’odierno blitz.

Alessandro Anello
Andrea Calandra
Giuseppe Di Paola
Stefano Giaconia
Rania El Moussaid
Vincenzo Giudice

Risultano, inoltre, numerosi i tentativi di contatti per aumentare il giro di affari con esponenti della ndrangheta calabrese di Rosarno così come numerosi e pregnanti sono stati i contatti con trafficanti che operavano in Emilia Romagna.

Insomma, dietro l’operazione “Up&down” si celano, o meglio, si dipanano ampi fronti investigativi che vanno coniugati con singoli episodi che i carabinieri dal ten. col. Rodrigo Micucci, dal capitano Giuseppe Scotto di Tella e dal tenente Nicolò Morandi peraltro hanno evidenziato ieri in conferenza stampa quali, ad esempio, l’arresto nel giugno 2014 di Calogero Presti per detenzione ai fini di spaccio di droga e il conseguente sequestro di 20 Kg di hashish e l’arresto di Ignazio Blandino avvenuto nell’agosto 2014 appena sbarcato a Lampedusa proveniente da Porto Empedocle dove aveva appena ricevuto 50 grammi di cocaina da soggetti dell’organizzazione oggetto d’indagine.

Un ulteriore sequestro di 1 kg di cocaina e di 4 kg di hashish – segnalano ancora i carabinieri  – è stato effettuato nel settembre 2014: proprio mediante tale sequestro è stato appurato la metodologia di spedizione dal Belgio all’Italia attraverso ignare compagnie di trasporto favaresi.

Fibrillazioni hanno provocato nel clan Fallea anche gli arresti di Antonio Sorce, trovato con 50 grammi di cocaina nel 2013 e di Gaspare Valenti, nell’ottobre 2013, perché trovato in possesso di cocaina e hashish e riarrestato nel gennaio 2015 nell’ambito del blitz “Odissea” promosso dalla Dda di Caltanissetta e che portò in carcere lo stesso Valenti, un nugolo di stiddari gelesi e l’agrigentino di Realmonte, Salvatore Neri (Turiddu u nivuru) vecchia conoscenza degli inquirenti. Gruppo criminale  – va segnalato – in strettissimo contatto con i trafficanti della ndrangheta e i grossisti di droga di Belgio e Francia.

Gaspare Valenti
Ignazio Blandina
Salvatore Panarisi

Come già evidenziato, l’odierna inchiesta si è chiusa nel 2015 prima ancora dei funesti eventi del 2016 quali l’omicidio di Mario Jakelich, empedoclino, e il ferimento del favarese Maurizio Di Stefano, alias “Furia” compiuto nel settembre scorso in Belgio, a Liegi, città di residenza di Gioacchino Alba, favarese ritenuto un grossista di droga poi smerciata in Sicilia e l’omicidio di Carmelo Ciffa, compiuto a Favara qualche settimana (novembre scorso) dopo l’assassinio di Jakelic. Delitti compiuti, questo sembra certo, nel mondo criminale del traffico di droga.

Carmelo Ciffa e Mario Jakelich

E, se bisogna prendere atto di ciò che ha affermato il tenente Morandi in conferenza stampa, ossia che non risulta, al momento, alcun collegamento tra l’odierna operazione e i delitti del 2016, è  anche vero che le coincidenze che vengono fuori leggendo tutti insieme gli ultimi avvenimenti sono davvero tante.

Queste, infine, tutte le persone coinvolte nel blitz  “Up&down”:

Raggiunti da misura cautelare: Carmelo Fallea, 41 anni di Favara; Gioacchino Alba, 49 anni, di Favara e residente a Liegi (B); Carmelo Vaccaro, 38 anni di Favara; Stefano Sacco, 52 anni di Porto Empedocle e Calogero Presti, 43 anni di Agrigento.

Ai domiciliari sono finiti: Gaspare Indelicato, 34 anni di Favara e Rania El Moussaid, 31 anni di Casablanca, residente ad Agrigento.

Stefano Sacco
Rania El Moussaid
Gaspare Indelicato
Carmelo Vaccaro
Carmelo Fallea
Calogero Presti

Indagate e non raggiunte da provvedimento cautelare altre dodici persone: Alessandro Anello, 36 anni di Palermo; Andrea Calandra, 36 anni di Palermo; Domenico Di Paola, 35 anni di Palermo; Stefano Giaconia, 32 anni di Palermo; Gianluca Giarratana, 27 anni di Mussomeli; Giuseppe Giarratana, 31 anni di Santo Stefano Quisquina ma residente Cammarata; Gianluca Giudice, 23 anni di Palermo; Vincenzo Giudice, 38 anni di Palermo; Fatiha Jaiich, 54 anni, di Laounate (Marocco) residente ad Agrigento; Tairan Lacerda, 26 anni di Rio de Janeiro residente ad Agrigento; Michele Soggiu, 36 anni di Genova e residente a Palermo; Gaetana Terrana, 34 anni di Palermo.