Agrigento

Canicattì, deteneva armi e droga: condannato Gioacchino Cigna

Due anni e sei mesi di reclusione sono stati inflitti dai giudici della prima sezione penale presieduta da Luisa Turco (con a latere Giancarlo Caruso e Maria Alessandra Tedde) nei confronti del bracciante agricolo Gioachino Cigna, 26 anni, di Canicattì.

Gioacchino Cigna

Il giovane era  accusato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, possesso illegale di un fucile e ricettazione. Erano stati proprio i carabinieri il giorno della vigilia di Natale ad arrestare il giovane bracciante agricolo durante un controllo mirato in materia di contrasto allo spaccio di droga.

Nel corso della perquisizione in un terreno e in alcuni locali nella disponibilità di Gioachino Cigna i carabinieri hanno trovato due fucili calibro 4,5 e calibro 16, con relativo munizionamento, quattordici grammi di cocaina e 6 grammi di sostanza da taglio. Trovato anche un bilancino di precisione e pellicola termosaldata per il confezionamento delle dosi che secondo gli inquirenti sarebbero state destinate allo spaccio. Dopo tre giorni di carcere il Gip gli concesse i domiciliari.

Il pubblico ministero Alessandra Russo al termine della requisitoria aveva chiesto sei anni e mezzo di reclusione.