Agrigento

Casteltermini ricorda il sacrificio di Nicola Cannella, presenti i vertici dell’Arma dei Carabinieri

Sono passati cinquant’anni dal giorno in cui Nicola Cannella, carabiniere non ancora ventenne, perse la vita a Gibellina.

Cerimonia in ricordo di Nicola Cannella
Cerimonia in ricordo di Nicola Cannella
Cerimonia in ricordo di Nicola Cannella
Cerimonia in ricordo di Nicola Cannella

Cannella era un uomo del Battaglione Sicilia, si era arruolato da poco, eppure non aveva esitato a partire in aiuto delle popolazioni terremotate. Un crollo fatale mentre prestava servizio e da lì la tragedia. I castelterminesi ricordano ogni cosa di quel giorno. “Era periodo di carnevale – ci dice un anziano – Arrivò la notizia. Il paese sprofondò in un dolore senza fine. Quel bravo ragazzo biondo aveva perso la vita. Nessuno poteva farsene una ragione. In paese calò il silenzio. Non si accendeva neppure la tv in rispetto di quella tragedia, di una famiglia spezzata in due”. Oggi a Casteltermini si è ricordato quel giovane carabiniere biondo e dagli occhi trasparenti. Nel paesino montano sono arrivati i vertici dell’Arma siciliana: il colonnello Sgroi, che comanda il Reggimento Sicilia ed il colonnello Giovanni Pellegrino, a capo del comando Provinciale di Agrigento. Presente anche – in rappresentanza della Polizia di Stato il commissario Cesare Castelli. Con loro una folta rappresentanza di carabinieri. A loro si sono aggregate le autorità civili e militari del posto.

Una cerimonia composta, al cimitero del paese, con i fratelli in prima fila. Il fratello Gaetano, con al petto la medaglia d’oro al valore militare conferita post-mortem a Nicola. Con lui i figli e i parenti. Quindi la celebrazione in chiesa Madre, con i bimbi delle scuole che hanno conosciuto la storia di un giovane di Casteltermini diventato eroe del dovere quotidiano.

(Servizio fotografico di Castrenze Termini)