Agrigento

Evasione fiscale, operazione “Titanic”: 7 indagati, perquisizioni nell’agrigentino

Sequestrati beni mobili ed immobili per oltre 8,6 milioni di euro a sette indagati, sei amministratori di varie società, operanti nel settore dei trasporti merci su strada, e un consulente tributario che curava gli interessi fiscali delle compagini societarie. E’ questo l’esito dell’operazione di servizio “Titanic” eseguita dai militari del comando provinciale di Firenze della Guardia di Finanza. I finanzieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo – disposto dal Gip presso il Tribunale di Firenze, Sara Farini, su richiesta della Procura della Repubblica – di beni mobili (tra cui due orologi di grande valore e svariati conti corrente) ed immobili (undici tra appartamenti e terreni dislocati tra la Toscana, la Campania, la Puglia e la Sicilia) per complessivi 8,6 milioni di euro, nella disponibilità di 7 persone indagate ritenute responsabili di vari reati di natura penale-tributaria, quali l’omessa dichiarazione dei redditi, la dichiarazione infedele e l’indebita compensazione di crediti Iva. L’attività investigativa, avviata nel 2016 da parte delle Fiamme Gialle del Gruppo di Firenze inizialmente nei confronti di due cooperative di trasporto operanti a Firenze e Livorno, ha consentito di individuare un articolato sistema fraudolento di evasionefiscale ideato da un imprenditore 48enne di origine pugliese e un imprenditore 50enne di origine siciliana con la complicità di un consulente fiscale con uno studio professionale a Napoli.

I due imprenditori acquisivano così, tramite una loro società, appalti di trasporto merci che venivano invece effettuate da quattro cooperative intestate però a soggetti ‘teste di legno’. Queste ultime eseguivano di fatto i lavori, ma emettevano la fatturazione nei confronti della cooperativa appaltatrice, creandosi così costi fittizi (che servivano ad abbattere i ricavi della cooperativa) e contestualmente un rilevante debito di Iva da vantare verso l’Erario. Da parte loro le cooperative che emettevano le fatture non presentavano, invece, alcuna dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell’Iva. Alla fine delle indagini, l’evasione fiscale accertata è stata quantificata in oltre 8,6 milioni di euro. Insieme al provvedimento di sequestro dei beni sono state eseguite dalla Gdf diverse perquisizioni domiciliari presso le abitazioni e i locali commerciali nelle disponibilità dei sette indagati nell’ambito delle province di Firenze, Livorno, Pistoia, Caserta, Napoli, Foggia e Agrigento.