Agrigento

Favara, coinvolto nell’inchiesta “Diplomat” si dimette assessore Nicotra (M5S); ecco tutte le accuse

L’ingegnere Amodeo Nicotra ha rimesso il suo mandato, dimettendosi da assessore  ai lavori pubblici della giunta monocolore 5 Stelle della sindaca Anna Alba del comune di Favara.

La decisione di Amodeo Nicotra è da ricercare nel suo coinvolgimento nell’inchiesta denominata “Diplomat” che vede coinvolti 110 persone a vario titolo nello scandalo dei cosiddetti diplomi facili elargiti da diverse scuole paritarie dell’isola tra le quali alcune in provincia di Agrigento.

I pubblici ministeri Simona Faga e Paola Vetro stanno facendo notificare gli avvisi di conclusione delle indagini ai 110 fra insegnanti, personale amministrativo e soci dei quattro istituti – Pirandello di Canicattì e Licata, Volta di Canicattì ed il San Marco di Acireale – che avrebbero messo in piedi il “diplomificio” con i titoli di studio che sarebbero stati consegnati senza lezioni ed esami e con la falsificazione di tutta l’attività didattica.

In particolare all’ingegner Amodeo, insieme ad altri viene contestato al capo D dell’avviso conclusione indagine fatto notificare dalla Procura quanto segue:

“Capo D – Fazio Lisa, Cani Concetta Mariagrazia, Cino Adriana, Lo Brutto Pio Antonio, Bella Luigi, Falleita Teresa, Messina Roberta, Facciponte Marzia, Lombardo Alessandro, Gallo Virginia, Scaglione Maria Elena, Sanfilippo Letizia, Azzoletti Giuseppe, Piazza Angela, Messina Danilo, Monachino Maria, Gatì Vito, Bio Caterina, Montalbano Mariagrazia, Sgammegna Francesca Calogera, Alongi Giovanna, Marchese Ragona Rosario, Cirasa Angela, Ferraro Federica, La Cola Salvatore, Nicotra Amodeo, Scarito Giuseppe, Sanfilippo Angelo, Savarino Pinella, Greco Santina Lunetta, Terrana Carla Maria, Onolfo Maria, Castellano Valentina, Serravillo Giuseppe Domenico Maria, Rinallo Giuseppe, Carmeci Maria Cheti Grazia e Lo Dato Francesco quali pubblici ufficiali inquadrati nell’ambito dell’Istituto Paritario “Pirandello” di Canicattì come docenti;

Ragusa Vania, Calvo Emilia, Cataudella Giuseppe, Traversa Melinda, Mondarini Grazia Maria Rita, Bonfiglio Stefania, Pizzo Giuseppa, Alabiso Assunta Sandra, Rapisarda Silvia, Dr Bartolo Filippa, Scozzari Antonella, Cambiano Camelia, Graci Stefania, Giuffrida Domenica, Scozzari Luca, Consagra Carmela, La Greca Chiara, Garofalo Daniela, Cellura Angelo Andrea, Occhipinti Lorena, Tardino Irene e Valenti Francesco quali pubblici ufficiali inquadrati nell’ambito dell’Istituto Paritario “Pirandello” di Licata come docenti;

Franco Norma, Giammusso Noemi, Lo Leggio Alessia Rita, Bennici Francesca, Genova Clara, Di Maida Serena, Gaglio Myriam, Salamone Cristina e Piazza Margherita  quali  pubblici ufficiali  inquadrati  nell’ambito  del  Liceo  Scientifico  Paritario “Alessandro Volta” di Canicattì come docenti, dietro corrispettivo ed al fine di consentire a numerosi alunni di conseguire il diploma di maturità senza la ben minima partecipazione ai corsi didattici, ognuno per quanto di propria competenza:

– i soggetti del Centro di  istruzione Gabriele  D’Annunzio  S.r.l., facente capo a Puccia Giovanni e Russo Loredana, si adoperavano nel reclutare sul territorio clientela necessitante dei diplomi di maturità scolastica da iscrivere presso gli istituti  paritari “Pirandello” di Licata, ” Pirandello”  di  Canicattì e  Liceo  Scienlifico  “Alessandro  Volta” di Canicattì, fornendo agli alunni specifica assistenza per la simulazione del percorso didattico;

–   i pubblici ufficiali  e gli incaricati di pubblico servizio dei predetti istituti paritari, facenti capo a

Cani Gaetano, provvedevano: alle formalità relative iscrizione degli alunni, anche fuori dai termini  di  legge;  a fornire anticipatamente  al personale  del  Centro di  Istruzione  Gabriele D’Annunzio S.r.l., per il successivo recapito agli studenti iscritti, le tracce dei compiti di classe utili alle valutazioni individuali dci quadrimestri; alla precostituzione di documentazione ideologicamente falsa composta da registri di classe, registri dei verbali dei Consigli di classe, verbali d’esame, pagelle, scrutini, ecc., attestante un percorso scolastico in tutto e/o in parte inesistente; a trasmettere via e-mail al Centro di Istruzione Gabriele D’Annunzio S.r.l.. durante le prove degli esami di Stato 2014/2015, le tracce dei compiti per lo sviluppo cd il successivo recapito agli esaminandi per il tramite di apparecchiature elettroniche, ovvero attraverso i membri interni, cosi inducendo in errore il Presidente ed membri esterni della Commissione esaminatrice nominati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Fatti commessi in Ispica, Canicattì  e Licata, in prosecuzione dall’anno 2014 e fino al mese di luglio 2015”.