Agrigento

Favara, omicidio Ferraro: indagini passano alla Direzione distrettuale antimafia (vd)

Le indagini sull’omicidio di Emanuele Ferraro, 41 anni, favarese entrato pesantemente nell’inchiesta sulla tragica faida che si sta consumando sull’asse Favara – Liegi, sono già diventate di competenza della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Emanuele Ferraro, la vittima

Si è giunti a questa determinazione, d’accordo con il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio presente stamani sul luogo del delitto, attesa la chiara matrice mafiosa dell’evento, che va a incardinarsi all’indagine principale nata con il tentato omicidio di Maurizio Di Stefano e l’omicidio di Mario Jakelic avvenuto in Belgio.

Il sostituto procuratore della Repubblica, Alessia Sinatra, è attesa a momenti a Favara dove si recherà in obitorio, al cimitero, dove attualmente è custodita la salma del muratore favarese freddato stamattina poco dopo le 9,30 con quattro – cinque colpi di arma da fuoco sparato da un killer che aveva almeno un paio di complici ad attenderlo a bordo di una utilitaria, parte una Lancia Y poi vista sfrecciare da alcuni testimoni a gran velocità dal luogo del delitto.

E mentre a Favara si compie il rito dell’ispezione cadaverica, ad Agrigento nei locali della Squadra mobile guidata da Giovanni Minardi si trovano i familiari della vittima sottoposti ad interrogatorio.

L’indagine complessiva, quella che racchiude i delitti sull’asse Favara – Belgio sui quali ha parlato abbondantemente il nuovo pentito Giuseppe Quaranta sono state affidate e vengono eseguite dalla “Mobile”. C’è da fare luce sia sul singolo delitto odierno sul quale lavorano anche i carabinieri che su l’intera vicenda nel suo complesso.

Indagini difficili ma non impossibili se è vero come è vero che i poliziotti di Giovanni Minardi hanno le idee molto chiare su come muoversi e sul possibile movente.