Agrigento

Fino al 30 novembre chiusa la galleria Spinasanta. La Cisl: “città isola, siamo tornati indietro di 50 anni”

Anas comunica che fino al 30 novembre, sulla strada statale 118 “Corleonese Agrigentina” la galleria Spinasanta rimarrà chiusa in direzione Raffadali. “Il provvedimento – precisa Anas – si rende necessario per procedere ai rilievi e ad eventuali successivi interventi di manutenzione della calotta all’interno della canna in direzione nord”.

L’itinerario alternativo è costituito dalle vie Imera e Salvatore Scifo all’interno del comune di Agrigento, con immissione sulla strada statale 118 allo svincolo Santa Lucia.

“La città è isolata, gran parte dei collegamenti stradali per diversi motivi sono chiusi al traffico”. Cosi il segretario Cisl Agrigento Maurizio Saia che continua: “Dopo il Ponte Petrusa, che collegava Agrigento e Favara ed importante arteria per raggiungere la nuova strada statale 640, la chiusura del Viadotto Morandi arteria che collegava con Villaseta e Porto Empedocle , le strade cittadine chiuse al transito dei mezzi a due ruote, è la volta della galleria Spinasanta in direzione Raffadali. Siamo tornati indietro di 50 anni, nel caso in cui si rendesse necessaria, a causa di eventi catastrofici, l’evacuazione della città ci ritroveremmo con le vie di fuga chiuse. La sicurezza dei residenti sarebbe a serio rischio, l’unica possibilità di fuga dal centro città resta lo scorrimento veloce Agrigento/Palermo, la direzione Porto Empedocle/Sciacca non è proponibile, i viadotti empedoclini, Salsetto e Spinola sono anche essi a rischio chiusura, la direzione Licata prevede l’imbuto Vill. Mose’. La manutenzione e la sicurezza di strade, viadotti e gallerie è fondamentale, ma è anche vero che la città non può restare isolata. Raggiungere oggi Raffadali da San Leone o dal Villaggio Mose’ diventa molto difficile. Il tema del rilancio degli investimenti in infrastrutture per favorire la ripresa dell’economia oggi è di grande attualità nella politica economica del Paese, e lo deve essere ancora di più in una realtà economica depressa come la nostra, che subisce la carenza di infrastrutture e non può tenere contro di alternative al trasporto su gomma, data l’assenza di strade ferrate e di un aereoporto. L’amministrazione comunale ha aperto da qualche tempo un confronto con gli ordini professionali e associazioni sulle direttive generali per la revisione del PRG e sin dal prossimo incontro è indispensabile immaginare una idea di città futura che preveda anche assi viari di collegamento, alternativi a quelli esistenti, sia per il collegamento con i quartieri satellite che per il collegamento con gli altri comuni. Riteniamo, conclude Saia,  di fondamentale importanza la collaborazione tra gli ordini professionali competenti e le amministrazioni allo scopo di sviluppare nuove idee e progetti e sopratutto impiegare le eccellenze e le tante risorse umane a disposizione di questa terra”.