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Gibilaro chiede a Firetto: “Ancora favorevole a fusione tra Agrigento e Porto Empedocle?”

Il Consigliere Gerlando Gibilaro,in una nota stampa, rivolgendosi al Sidaco Firetto, gli chiede se ormai non sia venuto il momento giusto per fare la fusione tra Agrigento e Porto Empedocle.
Gibilaro continua scrivendo che esattamente un anno fa lo stesso Consigliere interveniva con la seguente nota che integralmente ad onor del vero e della completa intelligenza, riporta:
No alla Fusione con il Comune di Porto Porto Empedocle”.

Traendo spunto da un articolo online ove il Sindaco protempore Firetto dichiara: “perché no ad una eventuale fusione del Comune di Agrigento con il Comune di Porto Empedocle”, interviene il Consigliere comunale Gerlando Gibilaro ( Ncd ) che si dichiara assolutamente contrario ad una eventuale ipotesi di fusione tra il Comune di Agrigento e quello di Porto Empedocle per varie ordini di ragioni.

Preme innanzitutto precisare e ricordare che il Comune di Agrigento non è una piccola realtà comunale, ma vi è di più, numerose sono le frazioni satellite ai quali a tutt’oggi vengono negati servizi comunali adeguati e corrispondenti agli standard europei!

E’ noto altresì, come appreso sempre dai media, che il Comune di Porto Empedocle oggi si trova in una situazione finanziaria sull’orlo del pre-dissesto e/o dissesto!

Immaginate voi, gli agrigentini che corrispondono i tributi locali ai massimi livelli sulla base della normativa vigente e dovrebbero condividere i problemi degli empedoclini il cui Comune di Porto Empedocle oggi sotto l’aspetto finanziario è al collasso!

Agrigento e gli agrigentini attendono risposte da anni e tante sono le problematiche irrisolte e da risolvere e pertanto ritengo doveroso e opportuno che il Sindaco Firetto Pro tempore, eletto dagli agrigentini, dopo aver rassegnato le dimissioni da Deputato Regionale e da Sindaco di Porto Empedocle, si dedicasse con maggiore energia ai problemi della città e degli agrigentini lasciando al futuro Sindaco della città di Porto Empedocle le problematiche sino ad oggi non risolte!
Gibilaro continua, scrivendo che Firetto dichiarava che “Occorre quindi una sfida culturale che vada verso la crescita e le fusioni di Comuni che costituiscono a mio avviso una opportunità. Per procedere convintamente si impongono procedure semplificate ed un sistema premiante nei trasferimenti statali e regionali, nel Patto di Stabilità e in altre forme accessorie”.
Purtroppo caro Sindaco- dice Gibilaro – non abbiamo avuto nessun deputato regionale in Sicilia che ha proposto un disegno Legge all’Ars in tal senso, volto a promuovere le fusioni tra comuni limitrofi e procedure premianti riguardanti i trasferimenti statali e regionali, oltre ad altri benefit!
Mai poi, Camilleri (che appellò gli agrigentini “sottotraccia”) cosa penserebbe dell’eventuale ipotesi fusione?

Cosi facendo anche gli empedoclini, diventerebbero agrigentini sottotraccia! E Camilleri rimarrebbe deluso.

Sindaco Calogero Firetto – conclude Gibilaro – il Comune di Porto Empedocle è stato dichiarato “FALLITO”. Considerato che Lei non si sente responsabile nè politicamente, né moralmente ed eticamente, ci consente una domanda?

Oggi ribadirebbe la Sua dichiarazione che di seguito riporto? Perché no ad una eventuale fusione del Comune di Agrigento con il Comune di Porto Empedocle”.

Gli empedoclini e gli agrigentini attendono risposta”.