Agrigento

Giudice Livatino, “Uomo imbottito di Vangelo”: chiusa canonizzazione, atti in Vaticano il 3 ottobre (video)

Adesso è ufficiale: il prossimo 3 ottobre, nell’ambito di una cerimonia nella chiesa di S.Alfonso, si chiuderà ufficialmente il processo di canonizzazione di Rosario Livatino, il giudice di Canicattì ucciso dalla mafia in c.da Gasena il 21 settembre 1990. Ad annunciarlo, a margine di una conferenza stampa nella sede della Curia, i vertici della Chiesa agrigentina con in testa il cardinale Franco Montenegro. 

Un iter cominciato il 21 settembre 2011 e che si concluderà il 3 ottobre prossimo con la consegna ufficiale degli atti dell’istruttoria svolta in questi anni: oltre 40 le testimonianze, dirette ed indirette, rilasciate all’apposita commissione incaricata: tra questi anche chi, quel 21 settembre di 28 anni fa, sparò al giudice Livatino. 

Adesso il caso passerà a Roma dove la congregazione per i Santi analizzerà le oltre 4mila pagine di dossier valutando testimonianze tra le quali anche quella di una donna pugliese guarita da leucemia  dopo l’apparizione del giudice.

Sarà la Congregazione romana che, dopo aver valutato attentamente tutte le carte e le testimonianze, si esprimerà sulla  eventuale “venerabilità” del “giudice ragazzino”. Se andasse a buon fine Rosario Livatino diventerebbe il primo giudice elevato a Santo. 

“Un uomo imbottito di Vangelo“, così il cardinale Montenegro ha definito Rosario Livatino: un uomo che, anche nello svolgimento del suo delicato compito, anteponeva sempre la parola di Dio. Importante, e non a caso, anche la scelta delle date: il 21 settembre è il giorno in cui è stato ucciso il giudice ma anche la data in cui si è aperto l’iter per la canonizzazione; il 3 ottobre, giorno della chiusura del processo, sarebbe stato il 66esimo compleanno di Livatino.