Agrigento

I giovani e la politica. L’intervista a Giuseppe Savoca di Burgio

Il rapporto al giorno d’oggi tra i giovani e la politica è molto complesso. In passato interessarsi di politica era una cosa normale, perché era considerato strumento per partecipare al cambiamento del Paese. In vista delle prossime elezioni amministrative abbiamo incontrato alcuni giovani di alcuni comuni dove si andrà a votare il prossimo 10 giugno. Oggi abbiamo incontrato  Giuseppe Savoca  di Burgio. 

Cosa ti ha spinto ad andare “controcorrente” e a fare politica ?

Penso in primis che ci spinga l’amore per il Paese. Il posto in cui sono nati i nostri  genitori e prima di loro i nostri nonni. È una questione di radici.
Ci spinge la volontà di vederlo fiorire e poter far crescere qua  i nostri figli .

La politica creare progetti, proporre e realizzare idee. Eppure tutto questo manca. Qual è il vostro punto di vista in merito.

Siamo i figli di una politica che a livello nazionale ha fallito, noi giovani o non veniamo rappresentati, o non ci viene dato il modo per inserirci nel tessuto economico del paese. Quello che ne consegue è un fuggi fuggi verso le città del Nord Italia. L’unica cosa che dobbiamo  fare è rimboccarci le maniche e metterci in prima linea. È chiaro che un piccolo comune non ha gli strumenti per contrastare la disoccupazione che investe il mezzogiorno. Tuttavia l’amministrazione comunale del mio paese si è inventata il “REDDITO DI DIGNITÀ”, già in vigore da 10 anni, si tratta di lavori temporanei, dai 3 ai 6 mesi di pubblica utilità pagati circa 400€, che consente  di compiere ai giovani un primo passo  nel mondo del lavoro.

Si osserva spesso la presenza di persone “inadeguate” per certe cariche politiche. Come si spiega questo ingresso di persone incompetenti in politica?

Bisogna avere la volontà e il coraggio di spendersi per il bene comune e non per un tornaconto personale. In tal senso nel mio paese sono state combattute due battaglie sociali importantissime, una riguarda la lotta per la NON privatizzazione dell’acqua che fortunatamente è rimasta pubblica nonostante i ripetuti tentativi dei privati di sottrarcela al fine di aumentarne smodatamente i prezzi; l’altra è quella della raccolta differenziata sfida poi ampiamente vinta anche grazie al senso civico di tutti i miei compaesani.

Tu che ruolo ricopri nella politica locale della tua città?

Sono un ragazzo semplice, neolaureato in giurisprudenza, mi sono candidato per la prima volta a 23 anni al consiglio comunale ottenendo un risultato che ha superato di gran lunga le mie aspettative.
Ho grande attaccamento per il posto in cui sono cresciuto e  le idee ben chiare su chi sostenere alle prossime elezioni.
Mi auguro che Burgio rimanga una piccola isoletta felice.