Agrigento

La Questura di Agrigento porta il nome di Beppe Montana (ft e vd)

In occasione della “Giornata nazionale delle vittime di mafia”, alla presenza del Capo della Polizia prefetto Franco Gabrielli, si è svolta la cerimonia di intitolazione del palazzo sede della Questura al commissario capo della polizia di stato Beppe Montana, agrigentino, già capo della sezione “Catturandi” della squadra mobile di Palermo, medaglia d’oro al valor civile, barbaramente ucciso a Porticello (Pa), il 28 luglio 1985, in un vile agguato mafioso.

Presso lo spazio Temenos si è svolta la prima parte della cerimonia commemorativa, con gli interventi del Questore Auriemma, del Sindaco Firetto, del Procuratore Capo Patronaggio, al quale si sono associati gli interventi del fratello di Beppe Montana, Gigi Montana che ha voluto ricordare il grande coraggio e la forza di Montana nel compiere il suo lavoro da poliziotto, e poi l’intervento del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli che ha sottolineato: “abbiamo voluto in questo giorno ricordare un Eroe, il figlio di questa Terra. La cosa più bella è quando le comunità si appropriano dei loro figli migliori, è quando le forze di  Polizia non vengono vissute come qualcosa di diverso,  e oggi Agrigento ricorda il suo figlio migliore, Beppe Montana”.

Successivamente  il momento più significativo dell’intera manifestazione con la cerimonia di scopertura della targa di intitolazione del palazzo sede della Questura a Beppe Montana, con la relativa benedizione da parte del cappellano provinciale della polizia di Stato Don Antonino Lalicata.

L'intervento del Capo della Polizia Gabrielli
Intitolazione della Questura di Agrigento a Beppe Montana, Gerlando Montana
Intitolazione della Questura di Agrigento a Beppe Montana, scopertura lapide,
Targa a Beppe Montana
Intitolazione della Questura di Agrigento a Beppe Montana, cippo
Intitolazione della Questura di Agrigento a Beppe Montana, foto di gruppo

Nell’atrio della questura, si proceduto all’annullo filatelico, da parte di Poste italiane, di un francobollo dedicato a Beppe Montana ed, al termine, in piazza Vittorio Emanuele, ai piedi di una magnolia piantumata dal Comune di Agrigento in ricordo delle vittime di mafia, idealmente legata all’ “albero Falcone”, è avvenuta la scopertura di un cippo, da parte di due studenti, ove è apposta una targa recante la significativa frase di Peppino Impastato “la mafia uccide, il silenzio pure”.

L’intervento del capo della Polizia, Gabrielli:

E quello di Gerlando Montana

La manifestazione è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del Prefetto di Agrigento, della Questura di Palermo, del commissario straordinario presso il Libero Consorzio comunale, proprietario dell’edificio sede della questura, del Comune di Agrigento, della cooperativa sociale “Temenos” e dell’Accademia di belle arti di Agrigento che ha realizzato la targa marmorea a ricordo di Beppe Montana e quella apposta sul cippo commemorativo delle vittime di mafia.

Con foto e video vi raccontiamo la cerimonia.