Agrigento

L’Akragas chiude i battenti, squadra consegnata al Sindaco: domenica si gioca ma poi sarà fallimento o retrocessione “pilotata”

E’ un Silvio Alessi visibilmente commosso quello che si è  presentato nella sala stampa dello Stadio Esseneto per la conferenza che lo stesso presidente ha convocato nel pomeriggio: era evidente a tutti che l’oggetto dell’incontro con i giornalisti avrebbe riguardato quello che tutti gli agrigentini – sportivi e non – speravano non accadesse. L’Akragas si appresta a chiudere i battenti. Dopo sei anni di guida Alessi – che ha portato i biancazzurri a due promozioni dall’Eccellenza alla Serie C (che non veniva disputata ad Agrigento da oltre due decenni) – il “Gigante” è un paziente clinicamente morto.

Silvio Alessi in conferenza
Silvio Alessi in conferenza
Silvio Alessi in conferenza

A nulla è servita la “disperata” missione iraniana per cercare di concludere la trattativa con un gruppo di imprenditori: anche in questo caso si è rivelato un nulla di fatto. Alessi ha comunicato ieri alla squadra e a mister Di Napoli – al termine dell’allenamento – la reale situazione suggerendo – qualora ce ne fosse l’opportunità – di trovare fortune altrove. Il presidente ha formalmente consegnato la squadra – che ha ribadito essere proprietà della città – al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.

Domenica verrà rispetto l’impegno della trasferta di Pagani, match che sarebbe stato anche uno scontro diretto in chiave salvezza. Da lunedì – come ribadito da Alessi – non sarà più garantita la partecipazione della squadra. Due sono le opzioni che si prospettano per la squadra di Agrigento: il fallimento, che si concretizzerà non appena l’Akragas comincerà a non presentarsi alle partite con conseguenza perdita del titolo – oppure si “piloterà” una retrocessione per evitar la perdita dei contributi della Lega oltre che lo stesso titolo.