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L’anticorruzione archivia procedimento a Girgenti Acque: “Può gestire oltre 100 mln di appalti”

L’Anac, autorità nazionale anticorruzione, ha archiviato il procedimento aperto la scorsa estate – in seguito a segnalazioni – nei confronti di Girgenti Acque, ente che gestisce il servizio idrico in provincia di Agrigento.

L’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, dunque, chiude il fascicolo dedicato alla Girgenti Acque e aperto a giugno del 2019. Un’attività di verifica incentrata sull’esistenza o meno di irregolarità nella gestione del servizio idrico soprattutto rispetto alla possibilità che lo stesso gestore si occupasse degli interventi senza gara d’appalto.

Un tema rilanciato, proprio lo scorso anno, dalla commissione Ambiente dell’Ars, la quale produsse un atto – inoltrato a  Regione e Anac – per verificare se fosse “giuridicamente legittimo e non contrastante con la normativa regionale, nazionale ed europea, l’affidamento diretto alla società di gestione Girgenti acque Spa dei finanziamenti pubblici”.

“L’ufficio – scrivono dall’Autorità nazionale anticorruzione – ha subito rilevato una possibile anomalia nella circostanza che tali appalti di lavori, per i quali è stato stanziato un contributo regionale di 107milioni di euro sarebbero stati affidati dalla citata Ati alla Girgenti Acque in assenza di ogni forma di gara. I controlli hanno consentito di far emergere “un quadro non univoco dei compiti demandati al concessionario in forza della convenzione del 2007”, perché questa consentirebbe comunque di svolgere sia compiti di gestione che di realizzazione delle opere. Alla luce delle risultanze acquisite e della disciplina che regola i rapporti tra gestore e concedente, non sembrano emergere sufficienti elementi per procedere ad ulteriori contestazioni. Per quanto riguarda invece gli altri profili di interesse evidenziati nella comunicazione di avvio procedimento, questi devono intendersi in parte superati e in parte assorbiti”.