Agrigento

Le storie personali che fanno grande il Premio Telamone

Si è conclusa ieri la rassegna internazionale Premio Telamone 2023 – 46ma edizione nella magnifica  Sala Zeus del Museo archeologico regionale ‘Pietro Griffo’ di Agrigento, registrando un notevole successo di pubblico e di consenso. Il prestigioso premio coinvolge la collettività e celebra la cultura dell’impegno e del lavoro per restituire alla Sicilia un’immagine positiva attraverso il valore umano e professionale degli insigniti. A ritirare quest’anno la statuetta del Telamone, simbolo di tenacia e determinazione, sono stati: la campionessa pluripremiata nel lancio del giavellotto Giusi Parolino, il giornalista e scrittore Roberto Alajmo, l’eminente oncologo Fabio Calabrò, il Procuratore generale della Corte di Appello di Messina Carlo Caponcello, l’artigiano innovativo e fondatore di Sygla Salvatore Fazzino, il presidente nazionale dell’Azione cattolica Giuseppe Notarstefano, il Gruppo Mancuso leader nel panorama internazionale nel settore food, il prefetto Valerio Valenti Consigliere di Stato, e don Pino  Vitrano, responsabile della ‘Missione di speranza e di carità di Palermo fondata assieme a fratello Biagio Conte, cui è stato assegnato il Telamone per la pace e la solidarietà.

Un totale della Sala del Telamone
Carlo Caponcello
Don Pino Vetrano
Il premio a Giovanni Moscato e Mario Gaziano
Giusi Parolino
I premiati
La Sala del Telamone
L’imprenditore Mancuso
L’imprenditore Mancuso
Prefetto Valerio Valenti con accanto il prefetto di Agrigento
Premiati
Roberto Alaimo

A don Pino Vitrano è stata consegnata una poesia dalla poetessa Giuseppina Mira, dedicata ai valori dell’accoglienza e dell’inclusione, ben testimoniati dall’opera della comunità palermitana. Nel corso della manifestazione sono state assegnate le targhe al merito del Premio Telamone agli artisti: Rosi Mandracchia, Giuseppina Mira, Edoardo Savatteri, Giovanni Moscato e Mario Gaziano, quest’ultimi autori della nota canzone ‘Agrigento da sempre’ che rappresenta un inno alla città dei Templi.  La manifestazione è stata condotta con grande stile da Miriam Di Rosa. Il fondatore del Premio e presidente del Cepasa, Paolo Cilona ci ha voluto precisare :“un appuntamento annuale che intende riconoscere l’opera e l’esempio di personalità siciliane che hanno dedicato la loro vita ad una traiettoria di impegno e responsabilità, ottenendo successi che hanno portato a importanti ricadute per il territorio e la collettività”. Una serata all’insegna di forti emozioni e significative storie personali che incoraggiano la comunità agrigentina e siciliana ad un impegno costante in favore del progresso culturale del Paese.

Foto di Diego Romeo