Agrigento

Migranti, la navi della Gdf ferma davanti il porto di Pozzallo

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha informato della situazione dei migranti a bordo delle navi della Gdf e di Frontex il premier Giuseppe Conte ribadendo la sua linea: “nessun porto italiano per i migranti. Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo”, avrebbe sottolineato Salvini a Conte, insistendo sull’opportunità che alle due navi venga data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia. Dunque, avrebbe ribadito, non verrà dato accesso ai porti italiani.

Nel frattempo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta lavorando per un accordo con gli altri Paesi della Ue per una redistribuzione immediata dei 450 migranti che stazionano su delle navi a largo di Lampedusa. “Se non ci sono risposte dai partner e in queste condizioni ai 450 non sara’ consentito di sbarcare”. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Le due navi  dovevano in un primo momento attraccare a Porto Empedocle, adesso stanno stazionando davanti alle acque di Pozzallo (Ragusa), ma fino a questo momento non è stata data alcuna indicazione per l’eventuale sbarco al porto del piccolo comune. Il sindaco Giuseppe Ammatuna, fino a questo momento, non ha avuto alcuna comunicazione.

Il barcone, un peschereccio di legno partito dalla Libia, dalla zona Sar maltese sta navigando in direzione dell’Italia e sulle cui sorti si profila un nuovo braccio di ferro tra Roma e La Valletta, è arrivato ieri  con 450 migranti a bordo, di cui 260  sono stati trasbordati sul pattugliatore Monte Sperone della Gdf, 50 si trovano a bordo di una delle unità della Capitaneria di Porto, mentre i restanti 100 sono rimasti sul barcone. Quattro persone sono state trasportate sull’isola per ricevere cure mediche, tra loro una donna in stato di gravidanza.