Agrigento

Operazione ‘Barbanera’; agguerrita gang italo-tunisina con agrigentini protagonisti (foto)

Le persone fermate dalla  Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione ‘Barbanera’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo riguarda un’agguerrita banda italo-tunisina con a capo, Fadhel Moncer, (alias Giovanni, alias Boulaya), 39 anni, tunisino residente a Marsala; Fakhri Moncer, 36 anni, tunisino, residente a Marsala; Bessem Elaiba, 35 anni, tunisino residente a Mazara del Vallo; Moussa Hedhili, 27 anni, tunisino residente a Marsala; Nabil Zouaoui, 56 anni, tunisino residente a Mazara del Vallo; Filippo Solina, 52 anni, di Lampedusa; Salvatore Spalma, 30 anni di Agrigento; Francesco Sacco, 54 anni, di Porto Empedocle; Antonino Lo Nardo, 44 anni, di Palermo; Giulio Di Maio, 33 anni, di Palermo; Vincenzo Corda, 36 anni, di Palermo; Pietro Ilardi, 45 anni di Palermo. Destinatari del fermo, ma non eseguiti, i tunisini Eldin Farhat Khair (alias Karim), 35 anni e Bilel Said, 34 anni, tunisino, residente a Marsala.

Uno degli arrestati
Uno degli arrestati
Uno degli arrestati
Uno degli arrestati
Uno degli arrestati
Uno degli arrestati
Guardia di finanza
Una delle intercettazioni

14 le persone indagate, 12 le misure eseguite.

Gli agrigentini avevano in particolare di rubare a Lampedusa i pescherecci e i motori utilizzati per le traversate e sequestrati; i palermitano lo ‘spaccio’ di sigarette nei mercati rionali.

I reati contestati dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, guidata da Francesco Lo Voi, riguardano le attività criminose di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale, operante tra la Tunisia e l’Italia, finalizzata alla commissione dei delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi lavorati esteri, il furto di beni sottoposti a sequestro e per alcune ipotesi di intestazione fittizia dei beni acquistati dal promotore Fadhel con il reimpiego degli illeciti capitali derivanti dalle proprie attività criminali.

Il provvedimento è  stato eseguito nella notte, con urgenza, da personale della Guardia di Finanza. Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Palermo, guidata dal colonnello Cosmo Virgilio, ma, proprio per l’urgenza di eseguire il provvedimento, è stato impiegato anche personale di altri reparti, tra cui il Gico.

Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Calogero Ferrata, Claudia Ferrari e Federica La Chioma.