Agrigento

Parla il pentito Quaranta: il progetto di Francesco Fragapane di guidare Cosa nostra bocciato dai vecchi boss”

Il progetto di Francesco Fragapane di diventare il boss dei boss della provincia di Agrigento e prendere il posto di Giuseppe Falsone catturato dopo dieci anni di latitanza in Francia, si infranse davanti alla diffidenza dei vecchi capibastone come Nino Iacono “u giardinisi”, Carmelo Infantino e Pietro Campo. Questi ultimi non erano d’accordo sull’investitura del rampollo di Totò Fragapane, l’ultimo capomafia agrigentino incoronato personalmente da Totò Riina.

E il giovane Francesco, nel frattempo finito in carcere, non è riuscito a diventare il capo dei capi della mafia agrigentina pur avendo l’importante sostegno, ad esempio, della famiglia di Cianciana, allora guidata da Ciro Tornatore.

Per raggiungere tale scopo, Fragapane mandò in avanscoperta proprio il pentito Giuseppe Quaranta, divenuto nel frattempo suo ambasciatore. Ma il tentativo di accordare tutti i vecchi boss sulla linea dettata da Fragapane non andò in porto. Tutti hanno riconosciuto al figlio di Totò Fragapane il peso del suo cognome ma nessuno si è dichiarato in suo favore.