Agrigento

Processo “Cricca di Lampedusa”, Pm chiede 20 condanne. Per l’ing. Gabriele chiesti 17 anni, 12 per De Rubeis

Il procuratore aggiunto della Repubblica di Agrigento Salvatore Vella, al termine di una requisitoria fiume cominciata nella giornata di ieri e terminata nel pomeriggio di oggi, ha richiesto pesanti condanne per gli imputati del processo – che si celebra davanti al collegio di giudici presieduto da Giuseppe Miceli, con a latere  giudici Rosanna Croce ed Enzo Ricotta, – sulla cosiddetta Cricca di Lampedusa.

Le accuse della Procura, a vario titolo, sono, tra le altre, di associazione a delinquere, abuso e corruzione.

Duro, in mattinata, l’attacco del Pm che definisce la cricca “una associazione a delinquere capeggiata indubbiamente da Giuseppe Gabriele, figura apicale, che ha agito a stretto contatto con Gioacchino Giancone. Importante è anche la figura dell’ex sindaco De Rubei perchè in quanto sindaco è fondamentale ma ha meno capacità decisionale – ha aggiunto Vella –  di Gabriele e Giancone. A differenza del De Rubeis, che sfruttando la sua carica e i soldi che gli danno alza il suo tenore di vita, Gabriele e Giancone hanno una visione più ampia, manageriale, imprenditoriale investendo su affari illeciti. Gabriele e Giancone sanno che questo “gioco” si fonda sul fatto che De Rubeis debba restare sindaco”.

Poi, il pubblico ministero aggiunge: “Dalle intercettazioni emergono come l’ex sindaco chieda soldi a ripetizione. C’è anche una spesa di abbigliamento di oltre 2 mila euro. In altre conversazioni intercettate de Rubeis chiede esplicitamente soldi per pagare avvocati (è in quel momento sotto processo per corruzione) e non si riesce a comprendere legittimamente che interesse potesse avere Giancone a pagare l’avvocato di de Rubeis”.

Soldi da prelevare da quella che Vella definisce la cassa comune dell’associazione.

C’è un episodio del 13.10.2011 – afferma il procuratore aggiunto – in cui Giancone perde il portafogli e, intercettati, emerge come ad essere preoccupati siano Gabriele e De Rubeis dato che nel portafogli vi erano 3 tessere bancomat e 2 carte di credito. E – sempre intercettati in ambientale – si sente dire “siamo rovinati”.

Per il Pm Vella, “Giuseppe Gabriele è il capo dell’associazione”.

“Un episodio significativo – rimarca il procuratore aggiunto – è poi la compravendita di un lotto di terreno. Questa operazione presenta diverse anomalie come raccontato da Vincenzo Vella durante il dibattimento (il lotto era suo). L’accordo prevedeva la cessione per 270 mila euro (100 mila emessi dalla Lab Project, una srl che il Pm definisce scatola vuota un mezzo per canalizzare soldi; e altri 50 mila euro emessi dal Giancone). Chi è il proprietario di questo lotto? Oltre a questa anomalia si evince come i fondi che arrivano sono soldi che appartengono alla stessa entità economica che il pm definisce associazione a delinquere, Oltre che ad una probabile (unica spiegazione  dice Vella) di riciclare denaro”.

Il pm, come prospettato durante l’atto di accusa, ha avanzato le richieste di condanna più dure nei confronti dei tre imputati ritenuti apicali all’interno dell’associazione: l’ingegnere Giuseppe Gabriele, ex dirigente dell’Utc di Lampedusa, l’architetto e consulente Gioacchino Giancone e l’ex sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis, attualmente detenuto. Di seguito tutte le richieste del pm:

Giuseppe Gabriele, 57 anni, ex dirigente Utc Lampedusa: 17 anni di reclusione + 1,000 euro multa

Gioacchino Giancone, 50 anni, architetto ex consulente: 15 anni reclusione +1,000 euro multa

Bernardino De Rubeis, 50 anni, ex sindaco Lampedusa: 12 anni reclusione + 4 mila euro multa

Giovanni Sorrentino: 8 anni di reclusione + 2 mila euro multa

Pietro Gelo:  4 anni di reclusione + 2 mila euro multa

Alberto La Carrubba: 7 anni di reclusione

Carmelo D’Agostino: 4 anni di reclusione + 1,000 euro multa

Francesco Cucina : 2 anni reclusione

Leonardo Pellegrini: 4 anni reclusione

Francesco Salamone: 4 anni reclusione

Carmen Vego: 3 anni reclusione

Carmelo Ardizzone, Maria Rosa Bonadonna, Giuseppe Bonadonna, Maria Giardina: 1 anno reclusione + 2 mila euro multa

Nicola Andrea Policardo: 1 anno reclusione + 2 mila euro multa

Salvatore Cucina: 1 anno reclusione + 2 mila euro multa

Antonio Arnone: 2 anni reclusione

Franco Allegri e Maria Pezzotta: 10 mesi reclusione

Raffaella Danile: 10 mesi reclusione

Calogero Pullara: 2 anni e 6 mesi reclusione + 1500 euro multa

Va anche detto che con ogni probabilità il Pm sarà chiamato a formulare nuovamente le richieste di pena tenuto conto che per l’imputato De Rubeis – come è stato rilevato dal difensore in udienza –  oggi sono state fatte contestazioni suppletive di reato. Ed in questo caso bisogna consentire all’imputato di riceverne comunicazione nei tempi e mei modi previsti dal codice.

Dunque, l’udienza è stata rinviata al prossimo 5 luglio, il Tribunale valuterà le richieste della difesa di De Rubeis ed andrà oltre con ripetizione delle richieste di pena.