Agrigento

Sicilia: Francesco Picarella neo presidente Confcommercio, ma 5 province non votano

Cinque presidenti provinciali di Confcommercio su nove province, non condividendo le modalità di candidatura espressione di un modus operandi in cui dichiarano di non riconoscersi, hanno deciso di non votare, durante l’assemblea elettiva che si è svolta a Palermo, il candidato Francesco Picarella, attuale presidente dell’associazione di Agrigento, alla carica di presidente di Confcommercio Sicilia. A non sostenere la candidatura di Picarella sono stati Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo; Massimo Mancuso di Caltanissetta; Maurizio Prestifilippo di Enna; Carmelo Picciotto di Messina, ed Elio Piscitello di Siracusa, insieme con tutti i singoli consiglieri di queste province. Nonostante la richiesta di rinvio avanzata dalle cinque province per trovare un “rappresentante condiviso” con “un programma serio di rilancio e tutela degli interessi delle imprese”, tre province, oltre a quella di Agrigento guidata dallo Picarella, hanno votato.

Francesco Picarella neo presidente della Confcommercio e il vice presidente vicario Gianluca Manenti

Si tratta di Confcommercio Catania di Pietro Agen e Riccardo Garimberti, Trapani guidata da Pino Pace e Ragusa con il presidente Gianluca Manenti.
Dopo la reggenza di transizione, durata circa sette mesi, del trapanese Pino Pace, a seguito delle dimissioni dell’ex presidente regionale Agen, chieste a fine 2016 dalle stesse cinque province che oggi non hanno votato per Picarella, non si è trovato “il consenso unanime su un nome che potesse essere la sintesi per dare un autorevole corso di cambiamento per Confcommercio Sicilia.
Il vice presidente vicario è Gianluca Manenti, imprenditore, già presidente di Confcommercio Ragusa.
La nuova presidenza, ha tra le priorità quello di incontrare il Governo regionale sul tema degli aiuti alle imprese, delle infrastrutture strategiche, del credito delle Pmi e della velocizzazione della spesa dei fondi comunitari.