Agrigento

Sicilia, oltre 200 chilometri di costa non balneabili. MareAmico: “Chi semina vento raccoglie tempesta”

La stagione balneare in Sicilia inizia il 1 aprile e l’assessorato regionale alla Salute ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto in cui sono elencati i tratti di mare balneabile e quelli vietati, oltre 220 chilometri, a causa dell’inquinamento, perchè mentre in alcuni tratti è vietato fare il bagno perchè si è vicini a industrie e porti, in alcuni casi invece ci tratta di ragioni dettate dalla sicurezza come le immissioni a mare dei fiumi o dagli scarichi della depurazione.

A Sciacca per esempio non si potrà fare il bagno in un  tratto nei pressi del lido Salus, vallone Cansalamone ed alla foce di mezzo del torrente Ganetici. Divieti anche a Porto Empedocle alla foce del torrente Re al varco Macallè,  alla foce del Salso, a Licata, al vallone Forte di Realmonte, alla foce del torrente Canne, a Siculiana, ed alle foci del dei fiumi Palma, a Palma di Montechiaro, e Naro ed Akragas, ad Agrigento.  Tra le aree dove  non si potrà fare il bagno rientra anche la zona  nei pressi dei porti di Porto Palo, Sciacca, Siculiana Marina, Porto Empedocle, San Leone, Licata, Marina Cala del Sole, e ancora Drasy e Caos, per rischio crolli.

“Chi semina vento raccoglie tempesta”, commenta Claudio Lombardo delegato dell’associazione ambientalista MareAmico, che continua: “La Sicilia, maglia nera di depurazione, è la Regione che pagherà il più alto prezzo di multe comunitarie, perchè ha questo problema della mancata depurazione, non dimentichiamo che ben 13 depuratori sono stati sequestrati per mal funzionamento, questo è uno dei segnali della non balneabilità delle spiagge siciliane”. “Per assurdo, sottolinea MareAmico, il tratto di spiaggia di San Leone è il tratto messo meglio della provincia di Agrigento, perchè lì si è operato negli scorsi anni, e grazie al sequestro prima dei pennelli e la costruzione dopo della condotta che porta alle acque di depurazione alle acque fognanti al depuratore di sant’Anna, la situazione è nettamente migliorata. Lo stesso non si può dire di Sciacca che è un disastro, Palma di Montechiaro, l’unico tratto che si salva è quello di Torre Salsa, conclude Lombardo, perchè è una zona ancora per poco incontaminata, perchè come sappiamo a breve sarà costruito il Resort e anche quella diventerà una zona antropizzata”