Agrigento

Spettacolo, il 28 luglio in scena al Tempio di Giunone “Adele”

Sabato 28 luglio, alle ore 21.00, nel suggestivo scenario del Tempio di Giunone andrà in scena lo spettacolo “Adele”, ispirato alla nota opera di Federico Garcia Lorca “La casa di Bernarda Alba”. L’evento, che vede la regia e l’adattamento di Giovanni Marchione, è prodotto dall’Associazione culturale “Maschere Nude” ed interpretato da Fabiola Arculeo, Angela Cusumano, Silvia Di Giovanna e Giorgia Flora.

Un’interpretazione tutta al femminile poiché l’asse di conflitto principale dell’opera è quello tra Bernarda Alba e le sue figlie attraverso una trama che si snoda tra l’autorità della madre e il desiderio di libertà delle giovani generazioni. Nonostante la pièce abbia come tema portante il conflitto, mette, tuttavia, in scena un’infinità di temi secondari e spunti riflessivi che conducono ad una critica contro la sottomissione della donna ma che, nel contempo, gettano anche uno sguardo all’ipocrisia e al classismo, argomenti che rendono l’opera ancora attuale.

Adele (Fabiola Arculeo) è una giovane donna che lotta per difendere le proprie passioni e la propria libertà contro le convenzioni sociali incarnate dalla madre Bernarda (Angela Cusumano), prima vittima di questa società, la quale oltre a non avere vissuto bene la vita non permette alle figlie di vivere la propria come vorrebbero. La primogenita Angustias (Silvia Di Giovanna), a causa della sua natura remissiva, subisce la madre e si pone come antitesi alla sorella. Il personaggio Ponzia (Giorgia Flora)  funge da ponte tra le donne della famiglia Alba e la tanto temuta società.

Considerato che il teatro di Lorca viene definito “poetico” e che in esso le relazioni tra i personaggi sono iperboliche e portate ai massimi termini, in questo solco si pone uno spettacolo che analizza il conflitto tra la morale autoritaria e il desiderio di libertà evidenziando la spinta verso l’individualismo dettato dalla ragione e dal sentimento a dispetto delle conseguenze. Attraverso i modelli comportamentali femminili viene rappresentata la volontà di perseguire gli scopi che ciascuno vorrebbe prefiggersi e la necessità di raggiungerli, anche tra spazi claustrofobici e ricerca di sicurezza, tra luci che mostrano e ombre che dovrebbero nascondere ma che invece mettono in evidenza certe verità.