Agrigento

“Truffa all’Agenzia delle Entrate”, al via il processo “Duty Free”: sì alle intercettazioni

Dopo un avvio al rallentatore con diverse questioni preliminari da affrontare ed un  “cambio in corsa” del collegio di giudici a causa dell’incompatibilità di alcuni membri comincia il processo Duty Free: 12 le persone sul banco degli imputati accusate a vario titolo di corruzione, abuso di ufficio e truffa ai danni dell’Agenzia delle Entrate oggi parte civile nel processo. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza nel dicembre 2015, portò all’arresto di 13 persone ipotizzando un giro di tangenti in cambio di favori e annullamenti di sanzioni tributarie.

Il collegio presieduto da Angela Wilma Mazara, con a latere i magistrati Coffari e Veneziano, si è insediato questa mattina e ha subito dovuto pronunciarsi in merito ad una eccezione sollevata dalle difese riguardanti l’utilizzabilità delle intercettazioni. Il Tribunale, rigettando quanto chiesto dai difensori, ha invece ammesso le prove e disposto la trascrizione integrale tramite perizia come richiesto dal pubblico ministero Emiliana Busto.

In totale sono 12 gli imputati: Antonio Vetro, 48 anni, di Favara, consulente del lavoro; Vincenzo Tascarella, 64 anni, di Agrigento; Giuseppe Cumbo, 65 anni, di Agrigento; Giuseppe Castronovo, 58 anni, di Favara, Filippo Ciaravella, 65 anni, di Agrigento; Piera Callea, 52 anni, di Favara, Angelo Pagliarello, 60 anni, di Campobello; tutti funzionari dell’Agenzia; Salvatore La Porta, 43 anni, di Porto Empedocle, socio e amministratore della Metalmeccanica agrigentina; i medici Giovanni Crapanzano, 69 anni, di Favara, e Santo Pitruzzella, 67 anni, anche lui di Favara, estranei al giro di tangenti che coinvolge imprenditori e funzionari ma accusati di avere rilasciato falsi certificati ad alcuni ispettori dell’Agenzia e i ristoratori favaresi Giuseppe Costanza, 33 anni e il padre Salvatore, 67 anni, accusati di avere rilasciato una falsa attestazione per alcuni rimborsi al funzionario Cumbo.

L’allora Gup Giuseppe Miceli (divenuto incompatibile nel collegio proprio perché Giudice per le udienze preliminari) nel processo celebrato con rito abbreviato aveva assolto otto persone – tra cui il presidente di Girgenti Acque Marco Campione e lo stesso ex presidente dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento Pietro Pasquale Leto – e pronunciato tre condanne.