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Licata, blitz “Catene spezzate”, la Federico respinge le accuse

Si è svolto ieri mattina, presso il Tribunale di Agrigento, l’interrogatorio di garanzia di Caterina Federico, 32 anni, assistente sociale e, secondo la Procura, colei che gestiva di fatto la comunità per disabili psichici “Suami onlus” finita al centro di una inchiesta dei magistrati agrigentini e che vede 8 indagati: Salvatore Lupo, 40 anni di Favara; Caterina Federico, 33 anni di Licata; Angelo Federico, 30 anni di Licata; Domenico Savio Federico, 25 anni di Licata; Giovanni Cammilleri, 26 anni di Licata; Salvatore Gibaldi, 39 anni, nato a Gela ma residente a Licata, Angela Ferranti, 49 anni di Licata; Maria Cappello, 46 anni di Licata.“

Secondo l’accusa “Caterina Federico, e gli altri indagati  operatori indagati , in concorso tra loro, presso la medesima struttura, con numerose e reiterate condotte sottoponevano alcuni minorenni e/o inabili psichici affidati per ragioni di cura, vigilanza, assistenza e sostegno psicologico alla comunità, a maltrattamenti di natura fisica e psicologica tali da cagionare in loro gravi sofferenze ed umiliazioni.

La donna è accusata di lesione aggravate e sequestro di persona ed è comparsa davanti il gip del Tribuane di Agrigento, Alessandra Vella.

La Federico ha negato ogni addebito e ha dichiarato la sua estraneità ai fatti contestati.