Mafia agrigentina, blitz “Icaro”: Francesco Messina, una vita sul filo del rasoio

La carriera di Francesco Messina all’interno delle file di “Cosa nostra” ripercorre, nel medesimo periodo, le tappe di quella del suo principale interlocutore e punto di riferimento, ovvero l’agrigentino Antonino Iacono alias “Ninu u Giardinisi”, indagato nel presente procedimento per associazione mafiosa.
Già nel lontano 1986 Francesco Messina veniva arrestato per il reato di detenzione e porto di arma comune da sparo clandestina e di esplosivo nonché di furto aggravato in concorso con Calogero Salemi poi deceduto per l’esplosione dell’ordigno da loro confezionato che avevano posto all’interno di una autovettura A112 rubata. Le indagini portarono ad ipotizzare che il congegno deflagrante doveva servire per realizzare un atto eclatante nei confronti del clan antagonista dei Grassonelli-Traina, i quali nel corso di quella guerra di mafia stavano decimando i componenti della famiglia Messina-Albanese-Salemi storicamente legata alla mafia tradizionale e, sino a quel periodo, gruppo egemone che spadroneggiava in quel centro.

 

PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO ACQUISTA E SCARICA GRANDANGOLO N. 1 DEL 2016

 

Fai clic su ADD TO CART e si aprirà una finestra con un pulsante rosso. Clicca su di esso: ti apparirà una nuova finestra dove potrai acquistare il settimanale Grandangolo. Completato il pagamento riceverai una mail di ringraziamento con (in basso dentro la finestra stessa) un link che ti permetterà  di aprire un’ultima finestra da dove poter scaricare il file in pdf.

 

[simpleecommcart_add_to_cart id=”33″ ]