Cosa nostra agrigentina, la famiglia mafiosa di Sciacca e il ruolo di “Zù” Totò Di Gangi

Dagli atti dell’inchiesta antimafia denominata “Eden 5” emerge quanto segue: agli indagati Salvatore Di Gangi e Vito Caracappa il pubblico ministero ha contestato di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Sciacca il primo con il ruolo di capo, il secondo di partecipante, svolgendo le attività di cui sopra, ovvero di controllo illecito delle attività economiche, incendio e danneggiamento a scopo intimidatorio ed estorsivo (in Burgio, Caltabellotta, Ribera, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Cianciana e Favara ed altre località della provincia agrigentina ed altrove…

 

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