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Blitz “Great skunk” scoperti piantagione di “skunk” e laboratorio industriale: tre arresti (video)

Una vasta piantagione di marijuana con diverse migliaia di piante all’interno di un laboratorio industriale adibito alla coltivazione intensiva di stupefacenti è stata sequestrata a Catania dalla Polizia di Stato, che ha arrestato tre persone per coltivazione e produzione di marijuana: Angelo Rando, 44 anni, pregiudicato, Domenico Conticello, 51 anni, pregiudicato, Salvatore Carbonaro, 18 anni. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile

Personale della Squadra mobile di Catania – “Sezione reati contro la persona”, nell’ambito delle attività finalizzate ad infrenare il fenomeno del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, da attività info-investigativa apprendeva che Angelo Rando e Domenico Conticello, entrambi pregiudicati catanesi, legati da affinità essendo cognati, avevano realizzato sul litorale di Agnone Bagni, ove Rando risultava domiciliato, una vasta coltivazione di marijuana.

Dal maggio scorso, veniva avviata una certosina attività di p.g. fatta di servizi di osservazione e pedinamento, supportati da un pedinatore satellitare c.d. GPS che veniva installato nell’autovettura di Conticello, una Opel Zafira.

I primi esiti di detti servizi confermavano che i due soggetti erano soliti muoversi insieme a bordo dell’Opel di Conticello: un dato che emergeva inconfutabilmente era che l’autovettura con i due a bordo era solita stazionare in contrada “Gelsari” di Agnone, nei pressi di un capannone che appariva in stato di abbandono ed in appezzamento di terreno ricadente in contrada “Cavetta” – poi risultata in uso al Conticello.

Le attività si protraevano per l’intero mese di maggio e si appurava che i movimenti dei due soggetti erano più frequenti nella giornata di sabato.

Alla luce di quanto appurato, veniva organizzata una mirata attività di p.g. finalizzata al controllo dei siti ove l’auto era solita stazionare, ovvero il capannone e l’appezzamento di terreno di contrada “Cavetta”.

Nel corso del servizio i due uomini, a bordo dell’Opel Zafira, dapprima si recavano in contrada “Cavetta” e dopo essersi soffermati all’intero dell’appezzamento di terreno, si spostavano in contrada “Gelsari” di Agnone.

Gli investigatori della Mobile che avevano seguito in maniera discreta ogni loro spostamento, pertanto, decidevano di intervenire.

Orbene, la perquisizione all’interno del capannone consentiva di verificare che al suo interno era stato realizzato un vero e proprio laboratorio industriale per la coltivazione intensiva di marijuana.

Invero, suddivisi in sei distinti ambienti dotati di sistema di irrigazione e di aerazione nonché di illuminazione con lampade alogene venivano rinvenute e sequestrate 2500 piante di marijuana del tipo pregiato “skunk” – che si caratterizza per essere bassa e robusta.

Il capannone – laboratorio era dotato di sistemi sofisticati per la coltivazione intensiva a livello industriale: infatti, era dotato di sensori per l’ossigenazione, sistemi di depurazione dell’acqua con l’osmosi inversa, timer, climatizzatori e stufe, fertilizzanti, etc, nonché aree adibite all’essiccazione e stagionatura della marijuana.

Nel sito venivano, altresì, rinvenuti vasetti per la riproduzione ed il trapianto c.d. “seminario” di marijuana.

Il capannone – laboratorio industriale – e l’attrezzatura rinvenuta al suo interno venivano sottoposti a sequestro.

Inoltre, ad esito di perquisizione eseguita presso il terreno in uso al  Conticello, ricadente in contrada “Cavetta” – “Villaggio dolce sogno” in territorio di Augusta (Sr), venivano rinvenute e sequestrate altre 100 piante di marijuana.

Gli ulteriori riscontri effettuati in loco consentivano di acquisire univoci e concordanti elementi di riconducibilità della piantagione di marijuana rinvenuta nel capannone nonché delle altre piante della medesima sostanza rinvenute in contrada “Cavetta” a Rando e Conticello.

Da un controllo eseguito con l’ausilio di tecnici ENEL, si accertava che l’impianto di illuminazione della serra risultava allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica.

Contestualmente, ad esito di altra perquisizione eseguita in contrada “Gelsari” di Agnone, nel giardino e nel balcone di un’abitazione, venivano rinvenute e sequestrate ulteriori 400 piante di marijuana che, dagli accertamenti esperiti, risultavano riconducibili a Carbonaro (affine di Rando e Conticello) anch’egli catanese ma domiciliato ad Agnone.

Con il sequestro del capannone è stato interrotto un ciclo di produzione di stupefacenti che avrebbe fruttato ingentissimi guadagni, tenuto conto che da ciascuna pianta potevano ricavarsi circa 800 gr. di marijuana.

Espletate le formalità di rito, Rando e Conticello, indagati anche per furto di energia elettrica, sono stati associati presso il carcere di Siracusa – Cavadonna mentre Carbonaro è stato posto ai domiciliari a disposizione di P.M. della Procura della Repubblica di Siracusa.

L’operazione è stata denominata “Great skunk”.