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Blitz “Ghost rider”, assenteismo all’ospedale di Ribera,i nomi degli indagati, tra loro anche agrigentini e favaresi (vd)

Grande clamore ha suscitato tra l’opinione pubblica l’operazione della Guardia di Finanza di Sciacca, denominata “Gosth rider” che ha scoperto numerosi presunti casi di assenteismo all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera.

Gli indagati sono 34, tra loro medici, infermieri e personale amministrativo. I provvedimenti nello specifico sono i seguenti:

Per Davide Caico, 46 anni, consigliere comunale di Ribera, e Felice Milioto, di 51, consigliere di Cianciana, obbligo di presentazione, tutti i giorni, dalle 19 alle 20, alla polizia giudiziaria. Obbligo di presentazione tutti i giorni, dalle 19 alle 20, alla polizia giudiziaria. per Serafino e Silvana Galletta, di 69 e 63 anni, di Ribera; Giovanni Marù, di 66, di Gela; Carmelo Tortorici, di 60, di Ribera; Vincenzo Caternicchia, di 57, di Ribera.

Nell’inchiesta “Ghost rider” sono coinvolti anche altri due consiglieri: Nino Aquilino, di 61, di Cattolica Eraclea, e Giovanni Angelo Panarisi, di 58, di Montallegro.

La notififica di conclusione delle indagini è stata notificata anche a: Alfonso Di Maria, di 49, di Agrigento;  Maria Garufi, di 59, di Cattolica Eraclea;  Maria Fiammetta Tararà, di 62, di San Biagio Platani;  Calogero Triolo, di 67, di Agrigento;  Liborio Saladino, di 54, di Sciacca; Francesco Russo, di 48, di Ribera; Giuseppe Comparetto, di 57, di Agrigento; Maria Vaccaro, di 62, di Ribera; Francesco Baiamonte, di 53, di Ribera;  Antonino Russo, di 49, di Ribera; Salvatore Aiello, di 62, di Mazara del Vallo; Salvatore Dimino, di 56, di Menfi; Francesco Alfano, di 43, di Agrigento; Francesco Virgadamo, di 62, di Burgio; Lucia Sarullo, di 55, di Ribera; Anna Maria Bono, di 52, di Marsala; Pasquale Piazza, di 54, di Cattolica Eraclea; Paola Veneziano, di 45, di Ribera; Antonio Pagano, di 48, di Lucca Sicula; Calogero Schifano, di 62, di Favara;  Nicolò Colletti, di 64, di Santa Margherita Belice;  Vincenzo Craparo, di 44, di Sciacca; Nino Riggi, di 61, di Ribera;  Antonio Scaglione, di 56, di Ribera;  Vincenzo Tramuta, di 48, di Ribera.

Un’inchiesta che si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali, telecamere nascoste e pedinamenti che avrebbero scoperto  “un vero e proprio «sistema, in cui i dipendenti pubblici avevano assunto a stile di vita comportamenti in tutto antigiuridici, costituiti dalla continua falsificazione dell’attestazione circa la propria presenza sul posto di lavoro, a tutto beneficio di impegni personali e familiari svolti in modo indisturbato al di fuori del nosocomio riberese”.