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Agguato a Licata, assassinato Angelo Carità: sotto choc la moglie che ha scoperto il cadavere ( ft e vd)

Di motivi per uccidere Angelo Carità, 60enne, licatese, fulminato a Licata da tre colpi d’arma da fuoco mentre era all’interno della sua vecchia Fiat Uno di color verde, forse potrebbe essercene più di uno.

Un sicario (o forse più) ha atteso che si mettesse a bordo dell’utilitaria per far fuoco. Il killer sapeva che Carità avrebbe lasciato il suo appezzamento di terreno, sito in una traversa della via Palma, per trascorrere con i familiari la festività della Pasquetta.

Non gli ha dato il tempo. Freddato appena messo al volante con almeno tre colpi di pistola di piccolo calibro.

A ritrovare il corpo senza vita di Angelo Carità è stata una parente stretta, la moglie, che è andata a cercarlo nel podere visto il ritardo accumulato ed era già ora di pranzo. La donna si è sentita male e per lei è stato necessario fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. Lo choc è forte ma non ci sono problemi gravi di salute.

Quindi è scattato l’allarme e sono arrivati i carabinieri che hanno avviato le indagini.

Ed è proprio sui motivi, il movente, che stanno lavorando i carabinieri del Compagnia di Licata e del Reparto operativo di Agrigento, tirando fuori vecchi e nuovi fascicoli che riguardano la vittima, cominciando dall’ultimo, il meno impolverato: quello dell’omicidio di Giovanni Brunetto, 56 anni, trovato sotterrato, in un appezzamento di terreno, sito in territorio di Canicattì, il 29 ottobre 2013 ma assassinato 5 mesi prima, il 7 maggio del 2013, quando scomparve nel nulla.

Un’intuizione dei pubblici ministeri di quel tempo, l’ex aggiunto Ignazio Fonzo (oggi aggiunto a Catania) e il neo procuratore aggiunto Salvatore Vella (allora sostituto) diede la svolta all’indagine: scavare in un terreno sul quale aveva lavorato Carità. Ed il cadavere di Brunetto venne ritrovato.

Per questo delitto, Angelo Carità era stato già arrestato (insieme ad un complice)  e condannato in primo grado (febbraio 2017) all’ergastolo dalla Corte di Assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni. Esattamente  come chiesto del pubblico ministero, Salvatore Vella.

Nelle more del processo d’appello è stato scarcerato: decorrenza dei termini.

Forse, ma questo lo scriviamo con il senno di poi, sarebbe stato meglio se fosse rimasto in galera.

O forse no, tenuto conto che talune vendette non sempre vengono dimenticate. Talvolta non avviene mai.

Inutile girarci intorno: tutte le piste vengono seguite, come si dice in questi casi, ma il chiodo fisso degli investigatori è uno solo: il delitto Brunetto (foto sotto).

 

Secondo l’inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento, riferentesi proprio all’omicidio Brunetto, Carità “cagionava, dopo averlo sequestrato, la morte di Giovanni Brunetto, sopprimendone il cadavere. Con le aggravanti di avere commesso il fatto con premeditazione e per motivi abbietti e futili costituiti dalla volontà di Angelo Carità di non restituire a Giovanni Brunetto una somma di denaro variabile da € 40.000,00 a € 100.000,00 ricevuta in prestito in precedenza. In luogo allo stato imprecisato, il pomeriggio del 7.5.2013;

Perché, dopo avere ucciso Giovanni Brunetto, ne sopprimeva il cadavere, nascondendolo affinché lo stesso venisse definitivamente sottratto alle ricerche altrui e non potesse più essere ritrovato, se non in via accidentale. Con l’aggravante di avere commesso il fatto per conseguire l’impunità del delitto di cui al capo di imputazione di cui sopra. In luogo allo stato imprecisato, il pomeriggio del 7.5.2013; Perché, al fine di commettere i delitti di cui ai capi di imputazione che precedono, privava della libertà personale Brunetto Giovanni dopo averlo prelevato sulla SS. 123 Licata-Canicattì all’altezza del km 7, agro di Naro. In Naro, il pomeriggio del 7.5.2013.

Omicidio Carità, Carabinieri della scientifica in azione sull'auto ancora con il corpo della vittima
Omicidio Carità, Carabinieri della scientifica in azione
carabinieri scientifica
carabinieri archivio
Omicidio Carità, il luogo del delitto
Omicidio Carità, il luogo del delitto,3
Omicidio Carità, l'arrivo del carro funebre
Omicidio Carità, luogo del delitto
Omicidio Carità, rilievi sul luogo del delitto

Sembra che la sparatoria, commessa da una sola persona, abbia coinvolto anche una donna che pare sia rimasta ferita.

Giovanni Brunetto