“Agrigentino contrasse epatite dopo intervento”, 170mila euro agli eredi

Ha contratto l’epatite C in seguito ad un intervento chirurgico nel lontano 1991. A distanza di trent’anni gli eredi di un agrigentino ottantenne, nel frattempo deceduto, vengono risarciti del danno con una somma pari a 170 mila euro.

Lo ha stabilito la Corte di Appello di Palermo che ha accolto il ricorso dell’avvocato Lucia Lo Scalzo. Ribaltato il verdetto di primo grado quando il tribunale aveva rigettato la richiesta di risarcimento per intervenuta prescrizione. Viene così condannato il Ministero della Salute non soltanto al pagamento dei danni ma anche alle spese giudiziarie.