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Attende l’ex moglie sotto casa e le spara: muore 58enne, deceduto anche l’assassino (foto)

Tragedia a Giarre, nei pressi dell’ufficio postale di Altarello, in Corso delle Province.

Un uomo Francesco Privitera, 58 anni, muratore, ha atteso che l’ex moglie uscisse di casa per andare a lavorare, intorno alle 8.30 di questa mattina, e le ha sparato uccidendola. La vittima si chiamava Rosaria Parisi, 58 anni e faceva la badante. Pare che l’omicidio sia stato determinato dalla scoperta da parte dell’uomo, di una nuova relazione sentimentale della vittima.

L'omicidio di Giarre (foto tratta da www.gazzettinonline.it)
L'omicidio di Giarre (foto tratta da www.gazzettinonline.it)
Rosaria Parisi
Francesco Privitera
Il luogo del delitto
La casa di Sara Parisi

Sembrerebbe che la donna, ala vista dell’ex coniuge, abbia tentato una disperata fuga senza però riuscirci. L’uomo, a sangue freddo, l’ha raggiunta e le ha sparato uccidendola.

Ad intervenire prima di tutti sarebbe stato il nipote della vittima che, vedendo praticamente la scena, si è scagliato contro l’ex marito riuscendo anche a disarmarlo. 

L’assassino è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania dove è deceduto poco  mentre veniva sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Ancora da accertare se sia stato lo stesso a fare fuoco contro se stesso oppure se ferito in seguito alla colluttazione avuta con il nipote.

La coppia aveva avuto due figli uno viveva con la madre, l’altro vive a Londra. Un terzo figlio della donna era nato da una precedente relazione.

Secondo una prima ricostruzione, al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Giarre, la donna era uscita di casa per andare a lavorare. Avrebbe visto l’ex marito, Francesco Privitera, di 58 anni, in strada, armato di pistola, e avrebbe cercato di fuggire, ma l’uomo l’avrebbe raggiunta e uccisa. Gli avvenimenti successivi sono al vaglio degli investigatori che stanno cercando di verificare con certezza se l’uomo si sia sparato un colpo di pistola all’addome o se il colpo sia partito accidentalmente, magari durante una colluttazione con un familiare della vittima che voleva disarmarlo.

Sul posto dell’agguato anche carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche di Catania e il medico legale.