Canicattì, morto in hotel giovane rappresentante di commercio: una storia triste triste

Una morte improvvisa, provocata da un arresto cardiaco, in una camera di albergo.

Solo, senza affetti, senza calore.

E’ morto così un rappresentante di filtri di acqua potabile per conto di una ditta palermitana di appena 30 anni, sposato, con la giovane moglie in attesa del primogenito.

L’uomo aveva fissato a Canicattì la sua base operativa occupando la stanza di un albergo. Poi stasera, l’imponderabile.

Il personale dell’hotel lo ha trovato morto in camera.

Inevitabile l’intervento delle forze dell’ordine, del medico legale che ha accertato le ragioni del decesso: nulla di doloso. Solo un tragico, fatale infarto.

Ai poliziotti il duro compito di comunicare ai familiari della morte del giovane. Il compito più ingrato che è stato svolto con tristezza infinita.

Il giovane rappresentante aveva programmato il suo futuro insieme alla sua sposa: oltre al bimbo in arrivo aveva anche comprato casa. Un mutuo da brivido. Sottoscritto con la certezza di avere un futuro migliore insieme alla sua famiglia.

Ma Cristo, questa sera, si è fermato non ad Eboli ma a Canicattì.