Apertura

Crocetta in conferenza stampa: “Vi mancherò, ero dato al 24%, contro di me un muro di gomma”

“Sicuramente vi mancherò”.

Inizia con questa battuta la sua conferenza stampa il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, convocata per annunciare il suo ritiro per fare spazio al rettore di Palermo Fabrizio Micari candidato governatore del centrosinistra.

“Da solo ero dato al 24% e quindi non ero bruciato, tutt’altro. Molti mi invitavano a proseguire. Ma il mio è un gesto di responsabilità”, ha aggiunto, “molti riconoscono che sono tra i pochi responsabili e lo sto dimostrando ulteriormente”.

Poi Crocetta ha dichiarato ai cronisti presenti: “Da solo io avrei avuto più voti di tutta la coalizione, lo dicono anche i sondaggi. Da ieri sera ho ricevuto tantissimi messaggi di stima e di approvazione – dice – C’erano sondaggi che ci davano più forti con la mia candidatura, un Presidente che veniva dato al 24 per cento da solo, non è un Presidente bruciato. Ho provato un’amarezza tutta palermitana. La cosa più spaventosa sono stati questi cinque anni di muro di gomma attorno da una parte delle istituzioni palermitane, che pensano di essere la Sicilia e che pensano di essere tutta Palermo. Ma non è così”.

Chiaro il riferimento, anche se non fa mai il nome del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, king maker di queste elezioni regionali. Colui che ha scelto il nome del candidato della coalizione, Fabrizio Micari.

Poi continua: “Io sono sufficientemente forte per impedire che altri vincano, ma non sono sufficientemente forte da vincere da solo. Dal punto di vista nazionale, non dovrei fare altro che candidarmi, dal punto di vista del regolamento dei conti non dovrei fare altro che fargliela pagare a chi mi ha osteggiato in questi cinque anni. Chi verrà dopo di me – ha aggiunto – taglierà nastri.  Per tre volte ho pensato di dimettermi in questi anni. La prima volta quattro anni fa, dopo il primo rimpasto. Avevo pensato di lasciare e di ricandidarmi da solo”.

“Non ambisco a entrare all’Assemblea regionale, farò il capolista per trainare il Megafono. L’unica prospettiva che mi interessa è il ruolo politico all’interno del Pd nazionale e siciliano. Mi sono rotto le scatole di essere considerato il figlio illegittimo e persino abusivo, a volermi nel Pd fu Veltroni”.

Poi aggiunge: “Il mio grande errore fatto in questi anni è stato quello di cambiare gli assessori. Al primo grande rimpasto avrei dovuto chiedere il voto ai siciliani. Ho ceduto all’umiliazione della politica”.

Rosario Crocetta in conferenza stampa con lui Mariella Lo Bello
Rosario Crocetta in conferenza stampa oggi
Rosario Crocetta in conferenza stampa oggi

“Certo che ci vado alla direzione del Pd”.

Chiude con queste parole la sua conferenza stampa il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che oggi ha ufficializzato il suo ritiro e il sostegno a Fabrizio Micari, candidatura figlia dell’asse Orlando-Pd che punta a incassare il sostegno di Ap e il cui lancio è al centro della direzione regionale del Pd fissata alle 18.

“Senza di noi Micari era perdente, con noi ce la può fare. Oggi si gioca una partita diversa”.

E’ chiaro che senza di noi Micari era un candidato perdente, per essere chiari. Adesso, con noi dentro, ce la può fare. Oggi si gioca una partita diversa perché Micari può contare su un centrosinistra quasi compatto – dice – Mi spiace che Claudio Fava faccia la solita corsa solitaria come 5 anni fa. Peccato”.

Ai giornalisti ha ribadito la richiesta di un pieno di riconoscimento del Megafono e del suo ruolo nel Partito democratico, a Palermo come a Roma, dopo le parole e le rassicurazioni rivoltegli in questo senso ieri dal leader Matteo Renzi. Ma ora queste devono tradursi per Crocetta “in atti concreti o l’accordo salta”. Peraltro il governatore ha annunciato che sarà capolista del suo movimento a Palermo, Messina e Catania e che il Megafono sarà presente in tutte le competizioni.