Apertura

Faida Liegi-Favara, al via accertamenti sulle armi sequestrate a Russotto

Sono cominciati questa mattina alle 10 gli accertamenti irripetibili – chiesti dai magistrati Alessia Sinatra e Claudio Camilleri della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo – sulla pistola e sul fucile sequestrati a Gerlando Russotto, favarese di 30 anni, tirato in ballo dall’aspirante collaboratore di giustizia, ed ex cognato dello stesso, Mario Rizzo. 

Gli accertamenti disposti sulle armi sono un “secondo round” di altre specifiche analisi già predisposte come il prelievo salivare di tutti gli indagati della ormai tristemente nota faida “Liegi-Favara”. 

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha ormai accorpato i fascicoli riguardanti l’omicidio di Carmelo Ciffa, 42enne lavoratore socialmente utile di Porto Empedocle freddato nell’ottobre 2016 in pieno giorno davanti un supermercato a Favara, e del tentato omicidio di Carmelo Nicotra, avvenuto nel maggio 2016 in via Torino, sempre a Favara. 

La scia di sangue registra il suo ultimo sussulto l’8 marzo scorso con l’omicidio di uno degli indagati: Emanuele Ferraro viene ucciso a colpi di pistola proprio sotto casa sua. 

Nel registro degli indagati – per il tentato omicidio Nicotra – sono finite nove persone: Calogero e Antonio Bellavia di 29 e 46 anni, Calogero ed Emanuele Ferraro (ucciso l’8 marzo scorso), di 40 e 41 anni e Carmelo Vardaro di 40 anni. Nelle settimane scorse la Dda ha iscritto sul registro degli indagati prima Russotto e poi altre due persone: sono i favaresi Francesco Di Benedetto, 28 anni e Michelangelo Bellavia, 30 anni. Il primo è accusato di detenzione aggravata di armi, mentre Bellavia è indagato per tentato omicidio e detenzioni di armi.

Il collegio difensivo è rappresentato dagli avvocati Salvatore Virgone, Salvatore Pennica, Giacomo La Russa e Salvatore Cusumano. Quest’ultimo è il difensore di Carmelo Nicotra, vittima dell’agguato nel maggio 2016: secondo gli inquirenti Nicotra è a conoscenza di chi ha premuto il grilletto quella notte e per questo motivo indagato per l’ipotesi di reato di favoreggiamento. 

Gli esami continueranno il 14 gennaio.