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Favara, convinta a salire a casa con una scusa e violentata: a processo un aragonese per violenza sessuale su minore

Una brutta storia legata ad una presunta violenza sessuale su minore nell’agrigentino. Un uomo originario di Aragona è stato rinviato a giudizio con l’accusa  di aver violentato una ragazza, all’epoca dei fatti minorenne, convincendola con una scusa a salire in una abitazione salvo poi abusarne sessualmente. Le storie di I.L., all’epoca dei fatti minorenne, e P.C., odierno imputato nel processo che si celebra davanti il secondo collegio , si incrociano in una sera di sei anni fa, nel 2011. Una storia segnata da un’infanzia difficile quella della ragazza, ospite di un centro alloggio per minori di Aragona, “La Coccinella”, che si occupa – di fatto – di sostituirsi al nucleo familiare da cui i minori sono stati allontanati garantendo loro  uno sviluppo affettivo e relazionale stabile.

IL FATTO. La ragazza, in quella che sarebbe dovuta essere una normale serata arricchita da un incontro con il suo fidanzato, viene prelevato in auto da una coppia di fidanzati amici suoi che l’avrebbero dovuta accompagnare all’appuntamento. In auto c’è una quarta persona, l’odierno imputato. Con la  scusa di andare a prendere delle birre da una casa situata a Favara – secondo la ricostruzione della parte civile rappresentata dall’avv. Santamaria – i quattro avrebbero fatto sosta nella suddetta abitazione: da lì a poco l’inferno. Mentre i due fidanzati erano appartati in una delle stanze, la minorenne sarebbe stata rinchiusa a chiave all’interno di un’altra camera e violentata dall’odierno imputato a cui viene contestata oggi l’aggravante  di aver approfittato delle condizioni spazio – temporali tali da non poter lasciare tempo di reazione alla vittima.

LA DIFESA. P.C., imputato nel processo, ha reso dichiarazioni spontanee assistito dal legale di fiducia Santino Russo. La prossima udienza è fissata l’8 marzo