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Favara, il giallo di Gessica, il dramma di una famiglia intera. Il fratello: “Non mi fermo, continuo a cercarla”

Continua il giallo della scomparsa di Gessica Lattuca, la giovane mamma favarese scomparsa giorno 12 agosto dall’abitazione della mamma, dove la 27enne vive con i quattro figli.

Si sono spente le luce delle televisioni, niente (per ora) collegamenti con le televisioni, niente interviste, ma il dramma di una donna sparita nel nulla, di una mamma in ansia e addolorata, di un fratello preoccupato, sono rimasti.

Dopo la marcia silenziosa dei giorni scorsi, organizzata dalla comunità ecclesiale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda, per smuovere le coscienze, per “invitare” chi potrebbe sapere qualcosa a parlare, e  che ha visto la partecipazione di tanti favaresi, continuano i dubbi, gli interrogativi, o meglio, l’interrogativo: che fine ha fatto Gessica Lattuca?

Dicevamo dell’angoscia di mamma Giuseppina, dopo la scomparsa della figlia. Quel 12 agosto Gessica era stata in casa del fratello, all’Aggiateddra. Quando è uscita Enzo l’ha seguita con lo sguardo e, come ci ha raccontato centinaia di volte, ha girato la terza traversa ed è scomparsa.

E proprio il fratello nella “Marcia per Gessica” ha rilasciato dichiarazioni nette: “Ringrazio tutti quelli che sono presenti, la gente, i giornalisti e le autorità che si interessano. Favara è un paese omertoso. Io continuo a cercare mia sorella ovunque, sono stanco ma continuo a cercare non mi fermo. Continuo a pensare che mia sorella non è stata rapita ma penso sia andata con qualcuno che conosceva e non ha fatto più ritorno”.
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Chi non ha voluto partecipare al corteo è stata invece la mamma, Giuseppina, che è rimasta a casa tutto il giorno coi nipotini e con le telecamere del nazionale partecipando ai vari collegamenti in diretta.
Nelle ultime ora Giuseppina ha raccontato a tutti di un sogno che avrebbe fatto notti addietro: “Ho sognato che mentre cercavo mia figlia, facendo finta di chiedere l’elemosina, ho incontrato un uomo calvo, magro di corporatura, che teneva incatenata mia figlia in una casa di Villaseta. Io e mia nipote riuscivamo a liberarla e a tornare a casa. Sono convintissima che quel sogno sveli che fine ha fatto Gessica”.

Ecco, il dramma di una mamma e di un fratello. Sono gli “effetti collaterali” di una vicenda oscura a cui gli investigatori stanno cercando di dare una soluzione, si spera positiva. Intanto le ore e i giorni passano e la preoccupazione aumenta, il dramma rimane. Quello di una donna svanita nel nulla, ma anche quello di una mamma che quasi non ha più lacrime, un fratello che non si dà pace e di quattro figli che chiedono “dov’è mamma?”.