Apertura

Favara, mamma di Gessica contro Russotto: “La picchiavi, mia figlia non ti voleva più”

Tornano a Favara le telecamere de “La vita in diretta”, il programma sulla cronaca e attualità del pomeriggio di Rai Uno. La vicenda è sempre quella di Gessica Lattuca, la giovane mamma di 27 anni scomparsa lo scorso 12 agosto.

La trasmissione parte con una intervista a Giuseppina Caramanno, mamma della giovane sparita nel nulla, parla del presunto giro di prostituzione nel quale sarebbe finita la figlia: “Mia figlia non era prostituta, se ne approfittavano, era debole e fragile e quando si ubriacava diventava un poco scimunita e gli davo per questo qualche schiaffo. Nessuno mi ha detto era prostituta come si permettono ad uscire questa porcheria. Di queste cose non voglio sapere niente”.

Sempre la Caramanno parla di un viaggio di Gessica in Belgio: “Mia figlia è andata in Belgio quando era incinta. Filippo si, aveva li la mamma, Gessica solo una volta con Filippo. Di traffico di droga non ne so nulla ne voglio saperne nulla. Dopo 70 giorni non so dirti se viva o morta. Lo possono sapere… questi malviventi”.

Poi un appello: “Popolo di Favara aiutatemi a trovarla… per favore vi supplico, ditelo anche se morta ditelo, che almeno le posso dare sepoltura come persone umane non come animali”.

In studio parla la criminologa Bruzzone: “Mi sembra inverosimile che la mamma non sapesse che tipo di vita facesse la figlia. Tutti la sapevano da quanto si ha capito. Bisogna cominciare a dire le cose come stanno”.

Intervistato anche il fratello di Gessica, Vincenzo Lattuca: “Ho sentito questa persona, donna, signorina… (si riferisce alla Bruzzone ndrl), l’unica cosa che posso dire è che sono mancato per molti anni, ma può stare sicura che se sapevo di questo di mia sorella, di questo lavoro, io lo chiamo lavoro, non mi permetto di giudicare chi lo fa, visto che mio padre si trova in carcere, avrei provveduto io. n paese sono 37 mila abitati e tutti hanno a dire sempre qualcosa… se vado appresso alle persone a tutto quello che dicono la testa mi scoppia…. io resto delle mie idee.  Avuto sospetti sul tipo di vita di Gessica?  L’ho detto e lo ripeto, se sapevo quello che succedeva prima di venire a galla questa indagine io provvedevo molto prima della scomparsa di mia sorella… io da quasi 6 anni e mezzo sono implicato con la legge… dove sono stato io queste cose non si accettano… Bisogna vedere chi parla nel paese… io non vado appresso a quello che dicono le persone. Possibile che si siano approfittati di mia sorella? Su questo sono od’accordo. Ho sentito le intercettazioni, Volpe si trova in un reparto i protetto, c’è mio papà in carcere e si sentono tante cose. “.

In trasmissione svelano che Gessica Lattuca è cercata anche  in Belgio, o quanto meno persone che sono state in contatto in Belgio con lei vengono sentite. Le ricerche proseguono, ovunque, ma si spera che qualcuno, forse anche all’estero possa dare informazioni su Gessica viva.

Sul Belgio e sui viaggi Vincenzo Lattuca dice di non sapere molto: “Io sono mancato per tanti anni, quando mia sorella era in Belgio ero in comunità dove stavo scontato la mia pena. Poi mia sorella è andata in Belgio, ma non so quante volte, una volta sicuro, altre volte non so… posso dire quello che so…”.

Poi ancora la mamma della giovane scomparsa che in un altro stralcio di intervista dice: “Mia figlia l’ha fatta diventare Filippo Russotto fragile, la picchiava  me l’ha detto mia figlia, ora lo ‘smirdio’, il giorno della scomparsa mia figlia era piena di lividi. Quando mia figlia è scomparsa non lo voleva più.”

Giuseppina CAramanno si rivolge a Russotto: “Mia figlia non ti voleva più”.

“Lui faceva lascia e piglia,  – dice la Caramanno – lui l’ha buttata nell’alcol. Io allevo i miei nipoti. Ho vergogna che parla male dei figli. che non sono i suoi figli, l’ha detto lui con la sua bocca, ci ha fatto fare pure il tampone, sono tuoi figli, li devi amare, ti d evi vergognare su quello che dici su Gessica, sui tuoi figli e su di me, tappati la bocca che sei un uomo maledetto”.

Sulle presunte tracce di sangue che sarebbero state trovata nel bagno di casa di Filippo Russotto, Vincenzo Lattuca precisa: “Innanzitutto la mia ferita è nell’occhio ed è stato Filippo mesi fa che mi ha portato a casa e me l’ha medicata. Se lo trovano è quello mio.”

Sul mio Dna, Vincenzo Lattuca ipotizza, se venisse trovato, che potrebbe trattarsi anche di quello del fratello Salvatore o di Gessica: “Ma è normale… ci può essere quello di mia sorella che ci ha abitato cinque mesi là”.