Favara, netturbino accusato di violenza sessuale: il racconto in aula dei testimoni

Nuova udienza del processo a carico di un netturbino cinquantenne di Favara accusato di violenza sessuale ai danni della figlia. Ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara, sono comparsi tre nuovi testimoni citati dal sostituto procuratore Gloria Andreoli.

Si tratta del tenente Scotto Di Tella, del responsabile del reparto di ginecologia e della responsabile della comunità dove è stata ospitata la ragazza. Il militare dell’Arma ha riferito sui luoghi ispezionati durante le indagini e sulla perquisizione, alla ricerca di una pistola, che ha dato però esito negativo.

Il secondo testimone ha di fatto riportato il contenuto di alcuni referti effettuati sulla ragazza che testimonierebbero l’avvenuta violenza. Secondo l’accusa il netturbino avrebbe colpito la figlia per abusare di lei. Il fatto sarebbe addirittura avvenuto in presenza di altri familiari. La moglie e due cognati dell’imputato sono finiti a processo per favoreggiamento. Si torna in aula a gennaio per sentire gli imputati.