Apertura

Favara, omicidio Chiapparo: abbreviato verso requisitoria 

Erano tutti i presenti in aula i presunti responsabili del pestaggio mortale di Bernardo Chiapparo, favarese di 68 anni deceduto il 10 febbraio 2017 in seguito ad una emorragia cerebrale dovuta ad un pugno sferratogli con conseguente caduta per terra.
Si tratta dei favaresi Antonino Pirrera, Michele Sorce, Giovanni Ruggeri e Carmelo Pullara: sono accusati di aver cagionato la morte del compaesano Bernardo Chiapparo in seguito ad una vera e propria spedizione punitiva. Chiapparo sarebbe stato colpito al volto con un pugno e, cadendo al suolo, avrebbe riportato una emorragia cerebrale che ne ha provocato la morte 9 giorni dopo il ricovero.
I difensori degli imputati , gli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri, hanno confermato la volontà dei loro assistiti di voler essere giudicati con il rito abbreviato, già avanzato innanzi al precedente giudice Alfonso Malato (oggi presidente di sezione penale). Hanno chiesto ed ottenuto una produzione documentale a firma del loro consulente medico volta a chiarire gli aspetti medico legali contenuti nelle memorie dei difensori delle parti civili e nelle consulenze della procura che si avvale del noto Prof. Paolo Procaccianti dell’Università di Palermo.
Dura la replica dei difensori delle parti civili, avv. Giuseppina Ganci e Francesco Gibilaro che hanno manifestato al giudice la violazione del diritto di difesa non essendo stati autorizzati a controdedurre con un eventuale esame dei loro consulenti.
Il giudice dopo essersi ritirato in camera di consiglio, ha dichiarato utilizzabili tutti gli atti presenti al proprio fascicolo (trattandosi di rito abbreviato) e calendato per il prossimo 1 aprile la requisitoria del pubblico Ministero e delle parti civili.
Si proseguirà infine l’8 aprile con l’arringa della difesa degli imputati e salvo repliche il giudice emetterà sentenza