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Il fermo del boss Leo Sutera: gli atti vanno al Gip di Palermo

Sarà il Gip del Tribunale di Palermo a occuparsi dell’inchiesta su Leo Sutera, 68 anni, considerato dagli investigatori il boss di Sambuca di Sicilia e fermato nei giorni scorsi  dalla Squadra Mobile di Agrigento e Palermo a Sambuca di Sicilia per un concreto pericolo di fuga all’estero.

Sutera, è recluso al carcere di Pagliarelli dove è stato sottoposto a interrogatorio di convalida, convalida che è stata disposta dal gip di Sciacca, Rosario Di Gioia.

Ora, dopo che lo stesso Gip ha dichiarato la sua incompatibilità, dovrà essere il gip del Tribunale di Palermo a decidere se rinnovare il provvedimento.

Sutera, considerato dagli inquirenti il vertice della mafia agrigentina, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha comunque rilasciato alcune dichiarazioni a chiarimento: “Non mi occupo di questioni di mafia, l’intercettazione in cui dico di voler andare in Ungheria è del 2017 e avrei potuto farlo molto prima.” Chiarimenti anche in merito a presunti rapporti con alcuni imprenditori: “Mi sono speso per far lavorare persone che conosco da tempo ma non per rapporti personali e non di certo per mafia”.

Leo Sutera è difeso dall’avvocato Carlo Ferracane.