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Il pentito favarese Peppe Quaranta: “Cosa Nostra? Tutto fumo e niente arrosto”

Il pentito favarese Giuseppe Quaranta, come è noto, è stato condannato alla pena di anni otto di reclusione nell’ambito del processo (rito abbreviato) denominato “Montagna” nato da un’inchiesta dei carabinieri del Reparto operativo di Agrigento, all’epoca dei fatti guidati dal ten. col. Andrea zzolini, che ha disarticolato le nuove famiglie mafiose dell’Agrigentino.
La vicenda processuale si racchiude essenzialmente in questi dati: i Pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia, il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido e i sostituti Geri Ferrara, Claudio Camilleri e Alessia Sinatra, avevano chiesto 54 condanne per oltre 600 anni di carcere. Il Gip, invece, ha deciso 35 condanne, per un totale di oltre tre secoli di carcere, e 19 assoluzioni.
Sempre il Gip del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, ha spiegato nelle motivazioni il perché Giuseppe Quaranta è un collaboratore di giustizia
credibile, attendibile. Ecco, ampi stralci delle dichiarazioni rese nel procedimento “Montagna” da Giuseppe Quaranta….

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