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Intimidazione a Naro, casolare a fuoco e cane impiccato: dettagli e foto choc

Notte di fuoco in contrada Grazia di San Nicola nelle campagne diNaro. A essere interessata da un incendio una cascina di proprietà di un 50enne di Campobello di Licata, Angelo Loggia, incensurato. Intorno alle tre della notte tra Sabato e Domenica alcuni automobilisti che transitavano sulla strada provinciale 12 Naro – Campobello di Licata, hanno notato le fiamme che fuoriuscivano dalla proprietà del campobellese, allertando immediatamente i vigili del fuoco e i Carabinieri.

Sul posto sono giunti i militari della stazione di Naro e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Canicattì che hanno domato il rogo sviluppatosi da un magazzino contenente della plastica e del materiale utile al mantenimento dei vigneti nel periodo invernale. Recisi anche i tralicci di un Durante il sopralluogo dei Carabinieri, sul retro dell’abitazione è stato trovato anche un cane impiccato ad una ringhiera, un segnale forte diretto a Loggia che, come gli stessi Carabinieri dicono, nel gergo della malavita vuol dire “questa è la fine che potresti fare tu”. Dopo i controlli sul corpo dell’animale si è scoperto che si tratta un randagio catturato nelle strade di Naro, torturato, ucciso e poi portato nella contrada per mettere in “scena” l’intimidazione in perfetto stile mafioso.

Scene raccapriccianti quelle fotografate e schedate dagli inquirenti di Naro che hanno lavorato per l’intera nottata nella speranza di trovare qualche traccia utile alle indagini. Angelo Loggia, il cinquantenne destinatario dell’intimidazione non risulta in nessun elenco di sospetti o di pregiudicati. Una persona apparentemente tranquilla che si è sempre dedicata alla campagna, come dicono alcuni suoi conoscenti di Campobello. La pista, al momento, è quella del regolamento di conti.