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Licata, blitz Polizia: sequestrati 244 chili di cannabis: in manette due palmesi (ft e vd)

Maxi sequestro di droga della Polizia di Stato a Licata. Gli agenti del locale commissariato, insieme a quelli della Squadra Mobile di Agrigento, hanno arrestato due braccianti agricoli di Palma di Montechiaro, Emanuele Burgio – 24 anni – e Francesco Cottitto, 40 anni, rispettivamente nipote e zio.

L’operazione – volta a reprimere la produzione ed il traffico di stupefacenti – è scaturita in seguito a numerosi servizi di appostamento che hanno permesso agli agenti di individuare con precisione il luogo in cui veniva nascosta la droga.

Emanuele Burgio
Francesco Cottitto

Alle prime luci dell’alba scatta il blitz: la Polizia fa irruzione a Torre di Gaffe, agro di Licata, e in uno dei cinque tunnel presenti nel fondo agricolo (di proprietà della madre del 24enne ma in disponibilità degli odierni arrestati)  rinviene numerose piante di cannabis, alte 1.90m ed in piena fioritura, per un peso complessivo di 244kg. Dopo le formalità di rito i due sono stati accompagnati presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La droga sequestrata a Licata
La droga sequestrata a Licata
La droga sequestrata a Licata
La droga sequestrata a Licata
La droga sequestrata a Licata
Francesco Cottitto ed Emanuele Burgio

E’ la seconda operazione di questa portata che si registra nei dintorni di Licata, segnale questo che proprio nel grosso centro dell’agrigentino vi sia un’attività fiorente legata alla produzione e coltivazione di questo tipo di sostanze stupefacenti. Infatti, lo scorso maggio, erano stati i carabinieri – agli ordini del Capitano Marco Curaro – a mettere le mani su quasi 700 chili di marijuana. Un ventitreenne bracciante agricolo, Danilo Bennici, fu allora arrestato per produzione e detenzione aggravata di sostanza stupefacente.