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Licatese morto in ospedale, altri due indagati (venti in totale): sono un medico e un infermiere

Altre due persone sono state iscritte nel registro degli indagati, dalla Procura di Agrigento, circa la vicenda dell’operaio di 52 anni, Salvatore Mugnos, deceduto per dei calcoli renali dopo esser stato dimesso dall’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata per ben due volte. I due, secondo quanto riportato dal quotidiano Giornale di Sicilia, sarebbero un urologo ed un fermiere dell’ospedale di Gela.

L’inchiesta sulla morte delll’operaio nasce da un esposto presentato dai familiari della vittima che vogliono vederci chiaro e fino in fondo.

Secondo quanto raccontato agli inquirenti  dai congiunti del licatese, Mugnos si sarebbe recato per ben due volte all’ospedale di Licata in seguito a fortissimi dolori. Entrambe le volte era stato dimesso. Sarebbe stato poi preso in cura da un urologo di Gela e, quando si è ritornato per la terza volta in ospedale, le condizioni erano gravissime.

A nulla è servita la corsa verso il San Giovanni di Dio di Agrigento – era l’8 maggio scorso –  dove il 52enne è arrivato in setticemia: Mugnos è morto poco prima di esser operato.

I carabinieri della Compagnia di Licata, tre giorni dopo il decesso, avevano sequestrato documentazione e cartella clinica della vittima sia al nosocomio agrigentina che in quello licatese.

Gli indagati, medici compresi, in servizio al San Giacomo di Altopasso di Licata e al San Giovanni di Dio di Agrigento:

Mario Gaetano Visaloco, 29 anni di Catania; Fabrizio Alletto, 45 anni di Palermo; Angelo Castiglione, 54 anni di Licata; Calogero Cona, 64 anni di Licata; Enrico Lombardo, 50 anni di  Palermo; Salvatore Miranda, 58 anni di Pachino; Giorgio Pecoraro 63 anni di Palazzo Adriano; Fabrizio Rabita, 30 anni di Agrigento; Salvatore Tirri, 63 anni di Licata; Anna Marta Vetro, 41 anni, di Agrigento; Mario Emilio Amato, 38 anni di Ragusa; Salvatore Butticè,  33 anni di Palermo; Giuseppe Raimondo Camilleri, 53 anni di Agrigento; Francesco Di Lascio, 52 anni di Lauria (PZ); Giuseppe Ferraro, 56 anni di Agrigento; Gabriele Iacona, 39 anni di Enna; Alfonso Palillo, 65 anni di Agrigento; Calogera Vella, 59 anni di Palma di Montechiaro.

Parti offese sono la moglie e i figli di Mugnos: Grazia Zarbo, Luca e Davide, Mugnos.

Intanto l’autopsia sul corpo di Mugnos sarà eseguita lunedì 10. L’esame è stato disposto dalla Procura che vuole chiarire ogni aspetto sulla morte dell’operaio il cui corpo si trova già da diverse settimane nella camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio.

Al termine dell’esame autoptico la sala sarà riconsegnata ai familiari per i funerali.