Apertura

Mafia agrigentina, la Cassazione conferma: “ergastolo per lo stiddaro Pietro Ingaglio”

I giudici della Corte di Cassazione, respingendo il ricorso della difesa di Pietro Ingaglio, 59 anni di Naro, hanno confermato per lo stesso la pena dell’ergastolo.

Ingaglio fu protagonista di un periodo segnato dalla cruenta guerra di mafia che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta fece centinaia di morti ammazzati. Una lunghissima scia di sangue che attraversò in lungo e in largo l’intero territorio agrigentino, una guerra tra Cosa Nostra e Stidda.

E proprio di appartenere alla Stidda, specificatamente al gruppo di Campobello di Licata,  fu riconosciuto colpevole Ingaglio, il cui legale aveva chiesto di commutare la pena dell’ergastolo con 30 anni di carcere. L’istanza era stata presentata al Tribunale di Agrigento che però la respinse. Da qui la decisione della difesa di rivolgersi alla Suprema Corte che, però, ha respinto il ricorso e confermato l’ergastolo.